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Francesco Cascio (NCD): ” Più Sicilia nelle istituzioni europee obiettivo prioritario per lo sviluppo”

Michele Spena

Francesco Cascio (NCD): ” Più Sicilia nelle istituzioni europee obiettivo prioritario per lo sviluppo”

Mar, 29/04/2014 - 01:59

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cascio615205_n1Francesco Cascio, coordinatore regionale NCD, candidato alle europee, ha aperto ieria Palermo la sua campagna elettorale, in un affollatissimo cinema King, trattando un ampio ventaglio di temi, di cui si riportano alcuni punti principali.
“Il dialogo tra la Sicilia e l’Europa va rivitalizzato e potenziato soprattutto nella fase di predisposizione dell’accordo di partenariato relativo ai fondi strutturali 2014/2020. Questo è un passaggio fondamentale per ridare ossigeno all’economia, alle imprese e alle famiglie ed è un tema centrale, in un momento in cui a fronte di un governo regionale totalmente incapace di creare lavoro e sviluppo, bisogna più’ che mai portare in Europa dei parlamentari che siano in grado di cogliere le opportunità che ci vengono date in termini di risorse, per trasformare finalmente in vantaggio competitivo quel carattere di insularità che finora ci ha portato solo svantaggi economici. Situazione che si aggraverà sempre di più finché Crocetta sarà al governo”. Lo ha detto Francesco Cascio, candidato alle Europee, per NCD, aprendo la sua campagna elettorale questa mattina presso il Cinema King, alla presenza del presidente Renato Schifani, del sottosegretario Simona Vicari, dell’onorevole Dore Misuraca, del senatore Bruno Mancuso, del senatore Marcello Gualdani e dell’onorevole Pietro Alongi.

“E’ prioritario – ha sottolineato Cascio – avviare un osservatorio permanente volto a monitorare le offerte che l’Europa mette a disposizione delle imprese attraverso un’informazione mirata sui programmi di spesa gestiti dalla Commissione di Bruxelles”.

Cascio ha affrontato anche il tema dell’immigrazione e sul punto ha affermato: “ E ’necessario che l’Europa individui nella Sicilia il soggetto internazionalmente più idoneo a gestire le relazioni commerciali con i Paesi terzi del Mediterraneo, perché se è vero che da sempre noi siamo un popolo solidale, è altrettanto vero che il contrasto all’immigrazione clandestina non è solo di nostra responsabilità politica, dunque è venuto il momento che si comprenda che, se da un lato interpretiamo, grazie alla nostra generosità innata il dovere di accoglienza verso chi è meno fortunato, dall’altro, non possiamo sobbarcarci solo costi e oneri!”

“Siamo in una fase storica – ha rimarcato Cascio – in cui il Governo Crocetta ci sta mandando alla deriva, nonostante lo Statuto siciliano offra la possibilità di introdurre aliquote differenziate per le imposte anche a favore delle imprese. Non si comprende perché, ciò che può essere consentito ad altri Stati non debba essere consentito ad una Regione come la Sicilia, che ha dimensioni simili ad alcuni piccoli Paesi dell’Unione Europea. Occorre in tal senso realizzare pienamente la fiscalità di vantaggio ad ora lasciata al palo, in presenza, peraltro, di risorse a nostra disposizione che rimangono inutilizzate”.

Cascio ha toccato anche i temi dell’ambiente, ribadendo che “servono meccanismi di premialità a favore del nostro territorio che sconta un livello di inquinamento maggiore in rapporto alla produzione, estrazione e raffinazione dei prodotti petroliferi, i cui vantaggi travalicano i confini della regione, ma senza che vi sia in ragion di questo alcun ristoro economico, nonostante l’alto prezzo che paghiamo in termini di salute della natura e della collettività”.

Cascio poi, affrontando il tema dei rapporti tra maggioranza e opposizione all’interno del governo regionale ha sottolineato: “ Noi siamo opposizione responsabile e come tale siamo disposti a fare le scelte necessarie nell’interesse dei cittadini. Lo dimostra il fatto che, senza NCD, ovvero l’area dei moderati che noi rappresentiamo,  il governo Crocetta non avrebbe esitato il ddl Salva imprese, determinante per sbloccare i pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni a imprese e fornitori che aspettavano da tempo questa legge. E’ ora però di guardare all’Europa uscendo dalla logica regionalistica, per dare sostanza al principio di insularità non soltanto circa l’autorizzazione ad un sistema diversificato di aiuti di Stato, ma attraverso politiche europee volte a compensare permanentemente le difficoltà strutturali, a partire dalle opere pubbliche legate ai trasporti, ad oggi carenti nella nostra Regione. Quindi, si ravvisa la necessità complessiva di puntare al riconoscimento della possibilità di erogare aiuti superiori a quelli consentiti in altre aree europee e con fondi specificatamente destinati allo scopo da parte dell’UE, predisponendo a tal fine attraverso il dialogo istituzionale, un tessuto forte su cui lo Stato possa intervenire per ottenere tariffe accettabili ai cittadini, affinché si muovano  agevolmente all’interno del Paese ed in Europa”.

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