MUSSOMELI – Prima di essere un politico, prima di essere un infermiere, il consigliere Enzo Nigrelli è un uomo. E da uomo racconta con una certa partecipazione il lavoro compiuto la notte scorsa; lui insieme ai colleghi che hanno composto l’equipe in servizio nelle passate ore al Pronto soccorso dell’ospedale “Immacolata Longo” hanno salvato una vita, quella di un infartuato. Un racconto che Nigrelli usa come messaggio da trasmettere sia a chi nel mondo della politica e della burocrazia ha progettato la fine del nosocomio, sia ai tanti (persino mussomelesi) che da sempre si augurano la morte del proprio ospedale. Ma è anche un monito verso i piani di ridimensionamento, perché se non ci fosse stato un pronto soccorso attrezzato, del personale capace a gestire le emergenze,quella persona avrebbe seriamente rischiato di perdere la vita. “Questa notte- dice Nigrelli- siamo intervenuti su caso molto difficile. Su un uomo della città, un 65enne molto conosciuto, che accompagnato dai suoi familiari accusava dei forti dolori indizi di un imminente arresto cardiaco. Mentre lo stavamo sottoponendo agli esami è stato infatti colto da un infarto. Prontamente gli abbiamo prestato le cure necessarie che ci hanno permesso di strapparlo alla morte”. L’uomo poi, nella stessa nottata è stato trasferito, a bordo di un elicottero,all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, dove tuttora è ricoverato. Un caso di buona sanità che Enzo Nigrelli, infermiere ma anche consigliere di minoranza, vuole sottolineare e portare ad esempio nell’eterna lotta tra chi vuole difendere il nosocomio e quanti, appellandosi alla spending review, non fanno altro che minacciarla con tagli lineari che hanno l’effetto di pregiudicarne l’efficienza e la qualità dei servizi. “E’ una grande soddisfazione concludere il turno di notte- confessa Nigrelli- e ricevere i complimenti dei familiari dell’uomo a cui hai contribuito a salvare la vita o tornare a casa e vedere i propri figli e guardarli con l’orgoglio del padre che ha appena fatto qualcosa di importante. Con lo stesso orgoglio voglio lanciare un messaggio anche ai tanti concittadini che da anni si augurano la morte dell’ospedale, coloro che per ragioni assurde guardano con ostilità questa struttura e soprattutto chi vi lavora al suo interno. A loro dico: noi siamo qui, ci siamo e ci saremo pronti ad affrontareogni emergenza. Continueremo a lavorare per salvare altre vite”. Poi un pensiero lo rivolge alle tantissime persone che debbono la propria esistenza al nosocomio. “Tantissima gente continua a mostrare gratitudine per la presenza di questa struttura. Tantissimi sono coloro a cui questo ospedale ha permesso di restare in vita.Coloro che vengono in ospedale a ringraziare il personale per il lavoro compiuto. A loro e a chi crede nel lavoro che facciamo quotidianamente voglio dedicare un pensiero”. (*GITA*)
Enzo Nigrelli: “Orgoglioso di fare l’infermiere ma soprattutto di farlo a Mussomeli”
Mer, 09/04/2014 - 23:11
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