SAN CATALDO – A poco più di un anno dalle elezioni amministrative torna il “toto sindaco”. Nessun riposo dunque per i partiti che, subito dopo le dimissioni rassegnata dal sindaco Francesco Raimondi, hanno ripreso la loro attività con frenetiche riunioni alla ricerca di possibili candidati per la poltrona più ambita di Palazzo delle Spighe. E mentre tutti pensavano che si dovessero attendere altri cinque anni (ma qualcuno aveva già previsto quali sarebbero state le sorti di questa amministrazione di centro-sinistra) cominciano a diffondersi, sempre più insistenti, le indiscrezioni sui “papabili”. Pare intanto che non sia da escludere una nuova candidatura dello stesso Raimondi che, a quanto pare, vorrebbe ripetere l’esperienza ma questa volta senza partiti e con la sola forza della sua lista civica. Torna, insistente, il nome di Giampiero Modaffari, da quindici anni leader dell’opposizione, con un bacino di voti non indifferente (quasi duemila la sua sola lista nelle ultime elezioni) ma penalizzato forse dalle sue scelte politiche in tema di alleanze. E spunta nuovamente il nome di Giuseppe Scarantino, candidato sindaco de “Il Sacco” alle ultime lezioni, che perse al ballottaggio proprio contro Raimondi. Pare invece che vi sia un maggiore fermento all’interno del Pdl dove la scelta del leader Alessandro Pagano potrebbe ricadere su Giuseppe Scarlata, che già ha potuto mettere in campo le sue doti da “battagliero” come consigliere e assessore, ma anche sull’ortopedico Arcangelo Russo oppure nuovamente su Raimondo Torregrossa. “Abbottonatissimo” invece il centro sinistra dal quale ancora non trapela nulla se non per la possibilità, ormai quasi certezza, di una candidatura, con una lista autonoma di Beniamino Caramanna.