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Lutto in città: “La calda vita di Totò Amico”

Redazione

Lutto in città: “La calda vita di Totò Amico”

Gio, 12/09/2013 - 20:17

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CALTANISSETTA – Se ne è andato Totò Amico. Silenziosamente. Come silenziosamente ha vissuto in questa città. Caltanissetta e la Sicilia perdono un uomo buono e generoso. Un uomo schivo e sensibile. Un artista che ha saputo rappresentare la bellezza, la malinconia, l’indomita asprezza della nostra terra. “Solo gli spiriti puri amano il colore” – diceva Vassily Kandinsky. Totò Amico era una spirito puro: amava i colori, i rami contorti e verdi e misteriosi degli alberi, l’odore del mare e il vento. La calda vita.

Leandro Janni

Totò Amico, nacque a San Cataldo viveva e lavorava a Caltanissetta. La sua opera è stata più volte presentata, recensita e lodata da personaggi di spicco della cultura italiana quali Leonardo Sciascia (Galleria “Cavallotto” Caltanissetta, Galleria “Le Muse” Bologna, Galleria “Il Paladino” Palermo), Franco Grasso, Sebastiano Addamo (Mondadori). Questo periodo, verso la fine degli anni Sessanta, vide anche l’invito ad esporre presso la Galleria Nuova Pesa di Roma diretta dal senatore Antonello Trombadori. Dopo diverse mostre, collettive e personali, in varie parti d’Italia, l’artista decise di lavorare “in privato”, fuori (per motivi di famiglia) dai giri delle mostre, dedicandosi alla vendita diretta. Tantissimi suoi inchiostri, schizzi e tele in acrilico abbondano sulle pareti di villette ed appartamenti della borghesia nissena. I suoi quadri se li sono contesi il più moderno hotel della città, la storica sala del vecchio ristorante Cortese e alcune banche.

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