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In tremila a cantare al PalaCarelli. Venditti, concerto emozionante

Donatello Polizzi

In tremila a cantare al PalaCarelli. Venditti, concerto emozionante

Sab, 22/12/2012 - 01:39

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CALTANISSETTA – Tutti in piedi sotto il palco a cantare “Ricordati di me”. Si è chiusa in maniera spettacolare e coinvolgente l’unica tappa siciliana del tour di Antonello Venditti “Unica Tour 2012”. Oltre tremilatrecento spettatori hanno gremito il PalaCarelli per l’esibizione di un’artista autentico, che a sessantatré anni ha dimostrato di possedere una vivacità invidiabile ed una voce calda e melodica. Il concerto è iniziato con “Unica” e si è snodato per oltre due ore e mezzo; il cantautore romano ha ripercorso la sua carriera artistica proponendo ben venticinque brani, con un’indovinata alternanza fra hit storiche e canzoni più recenti. Il palco è imponente, su due piani: in alto trovano posto due batterie e due postazioni di tastiere, mentre sotto, oltre al cantante, trovavano posto due coriste, due chitarre, un basso e un sax; con Venditti sul palco Derek J. Wilson (batteria), Alessandro Canini (percussioni, batteria e chitarra), Fabio Pignatelli (basso), Danilo Cherni (tastiere), Benedetto “Toti” Panzanelli (chitarra), Maurizio Perfetto (chitarra), Amedeo Bianchi (sax), Sandy Chambers e Julia St. Louis (cori). Lighting designer Massimo Tomasino, fonico Piercarlo Penta. Il mattatore è energico e sceglie un look giovanile, jeans e camicia nera; non possono ovviamente mancare i Ray-Ban nella versione “da sole” con lenti scure. Durante le sue frequenti chiacchierate con il pubblico, si sono succeduti argomenti seri e faceti.  Quasi obbligatorio il riferimento alla mancata fine del mondo, peraltro favorita dalla data 21-12-2012. “La fine del mondo l’ha evitata Berlusconi che dei Maya frequentava le donne; le mayale”, Venditti ha fatto sfoggio di cultura di matrice facebook, giacché la sua battuta è uno dei post più utilizzati nelle ultime ore sul citato social network. Musica protagonista: “Piero e Cinzia” e “Sotto il segno dei pesci”. Non ha nascosto la sua voglia di democrazia partecipata: “Ho votato alle primarie del PD per Renzi, anche se a molti altri che volevano votarlo, non è stato consentito di votare. La nostra vendetta sarà, anzi è, Grillo”.

Grande commozione nel ricordo di Lucio Dalla e delle due vittime sul lavoro nel mondo della musica, Francesco Pinna e Matteo Armellini (N.d.R. due giovani deceduti durante il montaggio di palchi per concerti; il primo per Jovanotti, il secondo per Laura Pausini). Riecheggiano le note di “Giulio Cesare” ed il pubblico, che ha cantato ininterrottamente per tutto il concerto, s’infiamma ulteriormente. Da brivido il coro per “Roma Capoccia”. Venditti esalta il ruolo della donna, della sua unicità e regala “Sara”. Una parentesi intimista con la band che lascia il palco, e il cantante seduto al piano quello rosso, non lesina autoironia: “Non so se sono io questo al piano o se è Guzzanti”, riferendosi all’indimenticabile imitazione del comico Corrado Guzzanti. Canta e diffonde emozioni con “Ci vorrebbe un amico”, “Notte prima degli esami” e “Dalla pelle al cuore”: le note segnano l’anima. Il tempo scorre via veloce, si susseguono in un crescendo di stampo rossiniano “Indimenticabile”, “Forever”, “Amici mai”, “Ogni volta”, “Alta marea”. Il pubblico si alza in piedi, si riversa alla base del palco ed inizia a ballare: è un happening gioioso. L’elogio alla libertà è affidato a “Allora Canta”, la chiusura di un concerto di grande spessore a “Ricordati di me”. Nota di merito per l’organizzazione dell’evento curata dalla Leader Sound. (Per le foto, ringraziamo Alfonso Salvaggio)

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