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Mentre in Città ci si chiede cos’è, a Palazzo D’Orleans “tavolo” sulla Zona Franca

Redazione

Mentre in Città ci si chiede cos’è, a Palazzo D’Orleans “tavolo” sulla Zona Franca

Mar, 03/07/2012 - 16:00

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CALTANISSETTA – Nuova tappa per l’attivazione della zona franca per la legalita’ di Caltanissetta. Oggi si e’ riunito il “tavolo unico di regia” convocato a palazzo d’Orleans dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo, per accelerare le procedure operative e stilare un regolamento entro il 29 luglio, data in cui il Cipe dovra’ esprimersi sull’utilizzo di 50 milioni di fondi Fas individuati dalla Regione e destinati alla zona franca.

Alla riunione, presieduta dall’assessore alle Attivita’ produttive, Marco Venturi, hanno partecipato il prefetto di Caltanissetta, Carmine Valente, Salvatore Pasqualetto, segretario generale della Uil e presidente del “tavolo unico”, il sindaco di Gela, Angelo Fasulo, Rosario Amaru’, presidente di Confindustria Caltanissetta, Massimo Romano, presidente del Consorzio Fidi di Caltanissetta, Alfonso Cicero e Giuseppe Pisano, rispettivamente commissario straordinario del Consorzio Asi di Caltanissetta e di Gela, Tarcisio Sberna del “Tavolo sviluppo del centro Sicilia” e componente della Camera di commercio di Caltanissetta, Salvatore Calafato assessore allo Sviluppo economico del Comune di Caltanissetta e i segretari generali della Cgil e della Cisl, Antonino Giannone e Giuseppe Emanuele Gallo.

“In poco meno di un anno -dice Venturi- il progetto di una zona franca per la legalita’ nel territorio nisseno e’ divenuto una iniziativa che si sta definando concretamente. Dopo la pubblicazione della delibera di giunta, questo e’ il passaggio successivo e fondamentale. Perche’ il presidente della Regione ha voluto ascoltare il Tavolo unico, invitandolo a compilare un regolamento che spieghi come si intendano usare le risorse pari a 50 milioni di euro di fondi Fas su cui il Cipe si dovra’ esprimere il entro fine mese”.

La Zfl ha lo scopo di attrarre investimenti sul territorio, incentivare la crescita e rilanciare il tessuto socio economico della provincia, garantendo vantaggi e sgravi fiscali alle imprese in grado di rispettare tutti i parametri di legge e di opporsi a richieste criminali. La zona comprende i Comuni della provincia di Caltanissetta (Acquaviva Platani, Bompensiere, Butera, Cltanissetta, Campofranco, Delia, Gela, Marianopoli, Mazzarino, Milena, Montedoro, Mussomeli, Niscemi, Resuttano, Riesi, San Cataldo, Santa Caterina Villermosa, Serradifalco, Sommatino, Sutera, Vallelunga Pratameno e Villalba), alcuni dell’Agrigentino (Canicatti’, Campobello di Licata, Ravanusa, Licata) e Pietraperzia (Enna). Bisognera’ avere il via libera dall’Unione europea alla defiscalizzazione dell’area. “Il cammino -riprende Venturi- e’ ancora lungo, in particolare per ottenere una vera zona franca e defiscalizzata. Tuttavia, stiamo facendo tutto in tempi ragionevolmente rapidi e questo non puo’ che essere di buon auspicio per una iniziativa che, se approvata nella forma finale, sarebbe un caso unico a livello europeo e costituirebbe un vero prototipo per il rilancio del tessuto produttivo”.