CALTANISSETTAL’impegno del consiglio comunale ad affiancare i lavoratori della formazione e le organizzazioni sindacali nel chiedere al governo regionale, tramite le deputazioni regionali – tutte rappresentate nell’assemblea civica cittadina – di mettere in campo tutte le strategie necessarie per permettere ai lavoratori di percepire tutti gli stipendi dovuti e, insieme, sollecitare una razionalizzazione dell’uso delle risorse finanziarie disponibili avviando una programmazione vera nel campo della formazione professionale.
Chiesto anche alle OO.SS. di affiancare l’azione del consiglio comunale con il supporto tecnico di un documento, stilato dalle stesse rappresentanze sindacali, con proposte concrete da sottoporre all’assessorato regionale che si occupa di formazione. Questo in sintesi è quanto concordato al termine dell’incontro convocato questa mattina dalla conferenza dei capigruppo (presenti tutti i capigruppo tranne Giorgio Middione del Pid) con le rappresentanze sindacali dei lavoratori della formazione. Presenti Maria Antonietta Amico e Bernardo Giambra dell’Ugl Scuola, Giuseppe Giammusso e Carmelo Crapanzano della Uil, Gabriella Sollima della Cgil, Giovanni Migliore e Alberto Zagarella della Cisl, Antonio Capodici.
Disappunto è stato espresso da Giovanni Migliore della Cisl per “il ritardo di un mese nella convocazione”. “Avevamo infatti sottoposto l’urgenza del problema – ha detto – in data 21 giugno e ritenevamo che fosse opportuno intervenire prima, anche per rappresentare in termini concreti la gravità effettiva della situazione. La problematica che oggi si è venuta a creare cammina infatti su due binari paralleli: uno è quello relativo al fatto che, su un territorio disastrato come la provincia di Caltanissetta ci troviamo a dover fornire, così, un livello di formazione più basso, togliendo ai giovani la possibilità di riqualificarsi per aspirare ad un’occupazione. L’altro, non meno importante binario, è l’occupazione: in un settore bistrattato come questo, con lavoratori che non percepiscono mensilità da dieci mesi, il rischio adesso di perdere pure questi posti è altissimo, con le conseguenze che si possono immaginare”. Il presidente del consiglio comunale Calogero Zummo ha precisato che il consiglio comunale non ha sottovalutato il problema ma è rimasto in attesa degli sviluppi della situazione, che sembrava avviarsi a soluzione, come già accaduto più volte in passato. Sottolineato anche come il consiglio comunale non possa in alcun modo sostituirsi alle istituzioni competenti per legge per cercare ed approntare soluzioni rapide.
Sono 500 in tutta la provincia, di cui la maggior parte insistono su Gela e Caltanissetta, i lavoratori della formazione; un centinaio circa quelli impegnati nel capoluogo nisseno. Mai avvenute le riforme del settore attese da dieci anni, che avrebbero dovuto dare alla formazione nuovo input, aggiornandone gli standard.
“Sollecitiamo con forza – ha detto Carmelo Crapanzano della Uil – il bando integrativo per la nostra provincia: non dimentichiamo che la formazione è un servizio pubblico”. Gabriella Sollima della Cgil ha puntato il dito sul “pasticcio burocratico” creato intorno alla formazione. “Oggi – ha detto – sono ben due gli assessorati regionali che si occupano di formazione e c’è un conflitto continuo di attribuzioni, a cui si aggiunge la soppressione dell’Agenzia per l’impiego. il problema va affrontato nell’unica maniera possibile, cioè politicamente, senza più cercare soluzioni tampone come si è fatto fino ad oggi”. Ha sottolineato alcuni paradossi Bernardo Giambra della Ugl Scuola. “Gli enti che hanno avuto approvati i corsi con Avviso 20 – ha detto – non assumono personale perché hanno paura che con assunzioni sarebbero costretti ad attivare i Durc”. Unanime la richiesta di tutti i rappresentanti sindacali per la convocazione di una seduta straordinaria di consiglio comunale per discutere della questione. Il presidente Zummo e tutti i capigruppo presenti hanno ribadito che il consiglio comunale accoglierà qualunque iniziativa dei sindacati (Averna ha sottolineato la necessità di un confronto con le deputazioni regionali in seduta straordinaria, Favata ha parlato di “una battaglia per Caltanisetta” e Cigna ha esortato sindacati e lavoratori a non abbandonare i processi avviati nelle competenti sedi istituzionali, Ufficio del lavoro e Prefettura).
Formazione, conferenza dei capigruppo con i rappresentanti sindacali
Mar, 17/07/2012 - 14:42
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