CALTANISSETTA – Nuovi boss, imprenditori e un agente della polizia penitenziaria sono tra le persone coinvolte in un blitz antimafia la notte scorsa della Squadra mobile di Agrigentom che ha eseguito 52 fermi di polizia giudiziaria (5 dei quali notificati in carcere), mentre due persone sono riuscite a sfuggire alla cattura. L’operazione, denominata “Nuova Cupola”, ha azzerato nil nuovo organigramma di Cosa nostra di Agrigento, che si stava riorganizzando dopo la cattura dei boss Giuseppe Falsone e Gerlandino Messina.
I fermi hanno colpito, tra gli altri, il presunto nuovo reggente provinciale di Cosa nostra Leo Sutera, Fabrizio Messina, fratello dell’ex latitante Gerlandino da poco prosciolto in un processo per omicidio compiuto nel Nord Italia, Rosario Bellavia, poliziotto penitenziario, una serie di imprenditori tra cui Alfonso Tuttolomondo di Porto Empedocle, Francesco Ribisi di Palma di Montechiaro. Il gruppo aveva una larga disponibilità di armi e secondo gli investigatori aveva stretti rapporti con il boss latitante Matteo Messina Denaro. Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione e detenzione di armi. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi disposti del procuratore aggiunto della Dda di Palermo Vittorio Teresi e dai sostituti Emanuele Ravaglioli e Rita Fulantelli.
Ecco l’elenco delle persone fermate nell’ambito del blitz antimafia Nuova Cupola messo a segno nella notte dalla Squadra Mobile di Agrigento. In carcere sono finiti Ettore Allegro, 49 anni di Caltanissetta; Giuseppe Anzalone di 45 anni di Ventimiglia di Sicilia (Palermo) il 15 giugno 1967; Filippo Azzarello, 48 anni di Ventimiglia di Sicilia, Rosario Bellavia di 49 anni di Siculiana, Roberto Belvedere di 33 anni di Agrigento, Natale Bianchi, di 35 anni di Palermo, Antonio Brucculeri di 27 anni di Agrigento; Pietro Capraro di 33 anni di Agrigento, Vincenzo Capraro di 28 anni di Agrigento, Gaspare Carapezza di 37 anni di Agrigento; Francesco Paolo Cioffi di 36 anni di Gallarate (Varese); Vincenzo Cipolla di 50 anni di San Biagio Platani; Luca Cosentino, di 36 anni di Agrigento, Giuseppe Giovanni Faldetta di Agrigento di 37 anni; Raffaele Faldetta di 66 anni di Casteltermini; Gerlando Fragapane di 20 anni di Agrigento; Antonino Gagliano di 40 anni di Siculiana, Antonino Gagliano di 45 anni di Siculiana; Giuseppe Gagliano di 20 anni di Agrigento; Dario Giardina di 31 anni di Agrigento, Gerlando Gibilaro di 32 anni di Agrigento; Salvatore Guarragi di 43 anni di Porto Empedocle; Giuseppe Infantino di 31 anni di Agrigento; Roberto Lampasona di 35 anni di Santa Elisabetta, Gaetano Licata di 29 anni di Santa Maria Capua Vetere (Caserta); Giuseppe Lo Mascolo di 75 anni di Siculiana, Antonino Mangione di 32 anni, Rosario Mangione di Agrigento di 36 anni; Salvino Mangione di 39 anni di Agrigento; Stefano Mangione di 49 anni di Raffadali, Antonino Mazza di 40 anni di Palma di Montechiaro; Fabrizio Messina di 37 anni di Agrigento; Bruno Pagliaro di Agrigento di 22 anni; Giovanni Rampello di 26 anni di Agrigento; Francesco Ribisi di 30 anni di Palma di Montechiaro; Maurizio Rizzo di 39 anni di Agrigento; Gerlando Russo di 39 anni di Agrigento; Salvatore Fiorino Russo di 64 anni di Raffadali; Maurizio Salemi di 39 anni di Porto Empedocle; Leo Sutera di 62 anni di Sambuca di Sicilia; Giovanni Stefano Tarallo di 27 anni di Agrigento; Gianfranco Taranto di 62 anni di Palermo; Giorgio Traina di 54 anni di Porto Empedocle, Alfonso Tuttolomondo di 37 anni di Porto Empedocle; Lufo Francesco Vazzano di 84 anni di Ventimiglia di Sicilia; Carmelo Vetro di 27 anni di Sciacca e Pasquale Vetro di 54 anni di Favara. Risultano irreperibili Antonio Orlando di 60 anni di Baucina e Stefano Alessandro Rizzo di 35 anni di Santa Elisabetta.
Il nisseno Ettore Allegro risulta essere stato destinatario unitamente ad altre 53 persone di Decreto di Fermo di Indiziato di Delitto emesso in data 25 Giugno 2012 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale D.D.A. di Palermo, nell’ambito del procedimento penale nr.8159/2010 R.G.N.R., per l’ipotesi di reato di associazione per delinquere di stampo mafioso.L’arresto fa parte di una più articolata ed estesa operazione condotta dalla Squadra Mobile di Agrigento e coordinata dalla D.D.A. di Palermo che ha colpito numerosi esponenti (ben 54) della mafia di Agrigento che nel corso degli ultimi anni hanno favorito, tra l’altro, la latitanza di Giuseppe FALSONE.
A carico del predetto risultano numerosi precedenti penali tra i quali Associazione per delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina, detenzione e porto abusivo di armi, inosservanza agli obblighi imposti dall’A.G., esercizio abusivo di attività del giuoco e scommesse, esercizio abusivo del giuoco d’azzardo, falso ideologico e emissioni di assegni a vuoto.