Salute

Istituto Testasecca, la soluzione dei sindacati

Redazione

Istituto Testasecca, la soluzione dei sindacati

Dom, 27/05/2012 - 19:18

Condividi su:

Considerato che dopo la riunione del 14.05.2012 avuta con parte della Direzione, di fatto, nulla è mutato; Il personale dipendente dell’ Istituto Testasecca ha deliberato la proclamazione dello stato di agitazione a fronte della irrisolta e, verosimilmente, “cronicizzata” mancata corresponsione degli stipendi. I lavoratori dell’Istituto Testasecca, sono in credito di ben 17 mensilità. Preso atto che con le risorse economiche di “competenza”, non si è sicuri di pagare manco le mensilità correnti, ci chiediamo come l’Istituto possa provvedere a pagare il debito pregresso?
La gestione del centro diurno, a causa del ridotto numero di anziani dovuta alla riduzione del budget  reso disponibile per tale finalità dal Comune, sembrerebbe, non sia sufficiente a provvedere al pagamento degli stipendi alle 10 unità di personale “rimasto” in servizio. A poco, sembra, servano anche gli  affitti di alcuni locali dell’Ente in quanto il canone richiesto  non pare sia quello di mercato bensì  quello che potremmo definire “sociale”  , giuste le finalità dell’Istituto. E anche il progetto finanziato con fondi europei, pare, non aiuti in ordine alla corresponsione degli stipendi  al suddetto personale. Se questo è lo stato dell’arte, come si provvederà a pagare le mensilità correnti e arretrate ai suddetti lavoratori ???  
L’esperienza dei decreti ingiuntivi, praticata in passato, ci rendiamo conto tutti diventa di difficile applicazione e non sortirebbe l’effetto sperato, anzi, peggiorerebbe la situazione, quindi, in modo responsabile e insieme ai Lavoratori di tale prestigioso Istituto abbiamo deciso di intraprendere altre azioni quali quella di rivolgerci ancora a S.E. il Prefetto ed al Sig. Sindaco di Caltanissetta .
E’ indubbio che non si vuole fare “la fine” di altre IPAB viciniore .
E’ fin troppo evidente che tale storico Istituto, per la sua allocazione nella città,  per la grandezza, la “bellezza” della struttura e per la professionalità dei suoi operatori ha potenzialità non indifferenti. Richiediamo che esse vengano sfruttate.  La prima idea che ci viene in mente, per esempio, è perchè non si unisce al Centro diurno una Casa di Riposo per anziani???? I locali ci sono.
La suddetta proposta è solo un esempio che ci viene in mente. E’ chiaro che non siamo i soggetti abilitati a decidere le politiche che deve adottare l’Istituto. Esse sono riservate al Presidente e al Consiglio di Amm.ne. E proprio al Sig. Presidente ed al Consiglio di Amm,ne ci rivolgiamo per sottolineare, con convinzione, che è indispensabile trovare urgentemente e fattivamente una soluzione. Non si può chiedere alle persone di lavorare e non portare a casa lo stipendio. Non è giusto. Forse, ci vuole nuova linfa, non possiamo chiedere che gli oneri gravino, esclusivamente, sulle spalle dei Lavoratori. E’ chiaro che anche Loro devono sostentare le proprie famiglie.
I dipendenti hanno lavorato quotidianamente per garantire il corretto funzionamento dell’ Ente in quanto servizio utile per la collettività e rivolto a quelle fasce di cittadini più sensibili (bambini e Anziani) . Si coglie l’occasione per smentire la notizia riguardo la chiusura del centro diurno dal mese di Gennaio al mese di Maggio 2012 in quanto priva di ogni fondamento. L’Istituto ,e per esso i suo dipendenti, hanno prestato, quotidianamente, la propria attività ed hanno continuato a rendere il servizio regolarmente, senza interruzione alcuna, seppure ne avessero ben d’onte e per quanto la convenzione per l’apertura del centro sia stata attivata a far data dal 9 Maggio 2012. In buona sostanza, da Gennaio al 9 Maggio 2012 chi provvederà a pagare il servizio reso? Il Costo di esso resterà in capo all’Istituto, quindi, anche ai lavoratori in questione???
Appare evidente che la situazione è drammatica. Questi lavoratori non vogliono e non possono perdere il posto di lavoro. E per questo stanno facendo di tutto per sopportare un peso diventato enorme. La presente vuole essere anche un appello ai nostri Governanti locali e alla cittadinanza.
L’Istituto ed il servizio da esso reso è “patrimonio” e simbolo della Città, aiutateci a non perderlo.
Per quanto sopra detto e considerato e preso atto dell’ impossibilità di pagare gli stipendi, siamo a richiedere a S.E. il Sig. Prefetto di Caltanissetta di volerci convocare con cortese urgenza per la risoluzione di codesta dolorosa situazione.
 
                           CGIL FP​CISL FP                                             UIL FPL
                      Firmato:  Lunetta                                    Firmato:  Di Maria                      Firmato:  Centorbi