SERRADIFALCO – Anche la comunità serradifalchese ha commemorato il ventesimo anniversario della “Strage di Capaci”, in cui vennero barbaramente uccisi il giudice Giovanni Falcone assieme alla moglie Francesca Morvillo, e i tre agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Stamane presso l’aula magna dell’Istituto Comprensivo “Filippo Puglisi” si è svolto un incontro con studenti e docenti, promosso dal sindaco Giuseppe Maria Dacquì assieme alla dirigente scolastica Anna Maria Nobile e al maresciallo della locale stazione dei carabinieri Pasqualino Fisichella.
Un incontro molto partecipato, voluto fortemente affinché anche i giovani, non ancora nati quel tragico 23 maggio 1992, siano consapevoli di chi sia stato Giovanni Falcone e cosa abbia fatto per risollevare le sorti di una terra, la Sicilia, mortificata dalla mafia.
“Durante quest’incontro – ha dichiarato il sindaco Dacquì – si è voluto sottolineare l’operato del giudice Falcone nel cercare di estirpare e contrastare la mafia. Con il suo lavoro è riuscito ha dare un’impostazione ed un metodo nuovo per affrontare e combattere ‘cosa nostra’, lasciando in eredità ai suoi colleghi un nuovo percorso di legalità da perseguire”.
L’Amministrazione comunale ha, inoltre, previsto per la giornata odierna un’ulteriore iniziativa di commemorazione: da oggi alcuni artisti locali daranno vita al “muro della legalità” dipingendo dei graffiti che raffigurino Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, davanti ad un tricolore stilizzato ‘incorniciato’ da due colombe bianche simbolo di pace. Il muro prescelto si trova in via Rosolino Raimondi, che per l’occasione è stato ripulito e ripristinato da operatori del Comune, e da oggi e per i prossimi giorni verrà decorato con murales inneggianti la legalità, per non dimenticare le vittime della mafia.
Laura Spitali