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Province: il Consiglio dei Ministri approva schema Ddl sulle modalità di elezione

Redazione

Province: il Consiglio dei Ministri approva schema Ddl sulle modalità di elezione

Sab, 25/02/2012 - 00:56

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ROMA – Il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di disegno di legge che interviene sulla definizione delle nuove modalita’ di elezione dei Consiglieri provinciali e dei Presidenti delle Province. Al sistema elettorale attuale, basato sull’elezione diretta del Presidente e del Consiglio provinciale, si sostituisce un sistema proporzionale, fra liste concorrenti. La riforma non prevede nuovi oneri a carico della spesa pubblica. Il risparmio presunto per lo svolgimento delle elezioni e’ di circa 118 mila euro per lo Stato e di circa 120 mila euro per le Province.
Gli aspetti essenziali sono quattro:
1) Si riduce il numero massimo di consiglieri provinciali. Per le province con piu’ di 700.000 abitanti saranno 16, per quelle con popolazione compresa tra i 300.000 e i 700.000 saranno 12, mentre per quelle con meno di 300.000 abitanti il numero massimo di consiglieri previsto e’ di 10 unita’. I nuovi limiti sono stati pensati per consentire l’accesso in Consiglio di tutto l’arco di forze politiche, garantendo la rappresentativita’ di tutte le opinioni e la tutela delle minoranze.

2) I candidati al seggio di consigliere provinciale potranno essere solo i sindaci e i consiglieri comunali della provincia interessata. Le “elezioni di secondo grado” riducono i costi. Gli eletti, infatti, mantengono la carica di sindaco o consigliere comunale per tutta la durata del quinquennio
provinciale di carica. Le elezioni, inoltre, si svolgeranno in un solo giorno (una domenica che verra’ fissata con decreto dal Ministro dell’interno in una data diversa da quella del turno primaverile delle elezioni comunali).

3) Il Presidente della Provincia e’ eletto direttamente dal corpo elettorale composto dai Consiglieri comunali per abbinamento di lista.

4) Per preservare l’equita’ di genere tra gli eletti, si prevede la presenza necessaria di candidati di entrambi i sessi in ciascuna lista, nel rispetto del principio di pari opportunita’. Il testo sara’ ora esaminato dalla Conferenza unificata al fine della definitiva approvazione da parte del consiglio dei
Ministri.