MUSSOMELI- Sembrava una parentesi già chiusa da tempo ma una segnalazione che giunge direttamente da Facebook a cura di un noto imprenditore locale, ripropone all’attenzione della collettività il problema dell’uso di diserbanti a base di glyphosate per l’innaturale rinsecchimento della vegetazione ai bordi della strada. La cosa che ai più appare ancora più grave dell’uso dei diserbanti è che “utilizzatore” altri non è che il Comune di Mussomeli. Già, proprio così. Sempre da quanto segnalato dall’imprenditore locale si apprende dal sito di agribionotizie.it che: “Il glifosate ha la caratteristica di durare pochi giorni ma come prodotti di degradazione dà origine a metaboliti dannosi. C’è uno studio scientifico pubblicato dalla rivista Cancer che dimostra che l’uso del glifosate comporta l’aumento dei linfomi non Hodgkin” (un particolare tipo di tumore al sangue). E l’ipotesi che raggiunga le persone non è così remota, visto che il diserbante rilasciato ai bordi delle strade va a mescolarsi con le acque che, defluendo dall’asfalto, possono raggiungere le falde acquifere.”. Insomma, in attesa di eventuali spiegazioni che probabilmente giungeranno dalla casa comunale, vige la ferma convinzione che, a fronte di iniziative lodevoli dell’associazioni locali e dei privati in genere per la lotta contro i tumori, azioni come quelle sopracitate offendono e soprattutto ledono la dignità morale oltre che le condizioni salutari, di una collettività negli ultimi anni letteralmente prostrata e falcidiata da morti per neoplasie.