Salute

Mafia e scommesse del clan: 40 Mln sequestrati ad imprenditore “vicino” al boss Madonia

Redazione

Mafia e scommesse del clan: 40 Mln sequestrati ad imprenditore “vicino” al boss Madonia

Gio, 15/12/2011 - 13:45

Condividi su:

CALTANISSETTA – Dalle prime ore del mattino è in corso un’operazione condotta in stretta sinergia tra i finanzieri del GICO di Caltanissetta e lo SCICO di Roma, per l’esecuzione di un decreto d’urgenza emesso dal Presidente della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale nisseno su proposta della locale DDA nei confronti del noto PADOVANI Antonio e dei suoi familiari e collaboratori.

Il Provvedimento riguarda un totale di 15 società e decine di punti operativi, attivi nelle città di Roma, Catania, Messina, Napoli, Modena e Massa, tutte operanti nel settore dei giochi mediante il noleggio di slot machines, la gestione di sale da gioco, l’affidamento di lotterie e la raccolta di scommesse anche a distanza.

Dietro alcune di queste agenzie, formalmente qualificate come Associazioni, si celavano vere e proprie bische clandestine dove era possibile giocare illegalmente anche elevate somme di denaro.

In sequestro anche conti correnti, disponibilità finanziarie e numerosi beni mobili ed immobili tra i quali due ville con piscina del valore di 4 milioni di euro, numerose autovetture tra cui una Ferrari F335 e oltre 40 conti correnti e/o disponibilità finanziarie riconducibili al proposto direttamente o indirettamente tramite interposte persone.

L’intero patrimonio appreso è quantificabile in un valore di circa 40 milioni di euro.

Le indagini, avviate su delega della DDA nissena, hanno in particolare consentito di accertare che le società e gli esercizi commerciali formalmente intestati a familiari e collaboratori del PADOVANI sono in realtà nel pieno possesso di quest’ultimo.

L’attività ha richiesto:

  • dapprima, la dettagliata ricostruzione degli interi nuclei familiari – attuali e storici, delle parentele, nonché dei relativi rapporti relazionali del Padovani;
  • successivamente, la comparazione di questi con gli elementi info/investigativi emersi dalle indagini eseguite nei procedimenti penali che negli anni lo hanno coinvolto, uno dei quali ha, di recente, portato ad una prima condanna;
  • una incisiva attività investigativa di carattere economico–patrimoniale, incentrata sull’acquisizione e sull’analisi di un’enorme quantità di dati e notizie, ricavabili dalle banche dati in uso al Corpo, e dai rilevamenti effettuati presso i numerosi enti interessati, sia nella provincie di Caltanissetta e Catania che di altre regioni d’Italia, anche utilizzando lo strumento investigativo denominato “Molecola”, validato dallo S.C.I.C.O. (Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata);
  • infine, il confronto dei numerosissimi dati acquisiti, al fine di riscontrare l’esistenza di una netta sperequazione tra i redditi dichiarati e l’incremento patrimoniale accertato. La specifica analisi contabile eseguita ha, nella sostanza, consentito di evidenziare una marcata sproporzione del patrimonio direttamente e indirettamente posseduto dal Padovani.

PADOVANI Antonio è un imprenditore molto noto alle cronache giudiziarie nazionali poiché coinvolto già in numerose inchieste. Tra le ultime quella denominata “ATLANTIDE – MERCURIO”  che ha decimato, con 24 arresti nel 2009, il clan gelese di Piddu Madonia ed ha portato alla recente condanna del Padovani a 4 anni di reclusione in I° grado, da parte del Tribunale di Gela, e quella denominata “HERMES” della DDA di Napoli che lo vedeva in strettissima correlazione con l’imprenditore Renato Grasso, anch’egli imprenditore del medesimo settore contiguo a clan camorristici ed in particolare ai “Casalesi”.

Pubblicità Elettorale