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Estorsioni: “Basta Mazzette”, il piano di Confesercenti Sicilia

Redazione

Estorsioni: “Basta Mazzette”, il piano di Confesercenti Sicilia

Mer, 30/11/2011 - 23:51

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Giovanni Felice, Presidente di Confesercenti Sicilia

PALERMO – Da cittadino a commerciante. Questo lo slogan sul quale si basa il provvedimento che da oggi adotta Confesercenti Sicilia. In riferimento al giro di mazzette scoperto al Comune di Palermo, nasce un’iniziativa che snellisce un iter burocratico in cui si verificano spesso “interferenze illegali”, come ha spiegato oggi, nel corso della conferenza stampa, il presidente Giovanni Felice: “La malaburocrazia e’ pericolosa quasi quanto la mafia e spesso diventa la causa che genera il primo incontro impresa mafia. Davanti al blocco degli investimenti derivante dagli intoppi burocratici, l’imprenditore si sente indifeso e finisce per accettare l’aiuto dell’amico di turno o del tecnico consigliato. E’ ora di dire basta. La Confesercenti lancia la propria sfida ai concussori, la nostra sara’ una partita a tutto campo che giocheremo sul fronte legale, tecnico e politico. Dal punto di vista legale, oltre a presentarci parte civile in tutti i processi per concussione – ha continuato Giovanni Felice – sosterremo ed assisteremo tutti gli imprenditori che denunceranno abusi, malversazioni e qualunque richiesta sia economica o di altro tipo fatta da dipendenti comunali infedeli. Con l’apertura del nostro Suap (Sportello Unico Attivita’ Produttive) gli imprenditori che si rivolgono a noi potranno avviare immediatamente la loro attivita’, per le attivita’ sottoposte a regime autorizzatorio, fungeremo da intermediari nel rapporto Pubblica Amministrazione-Imprese. Di fatto – ha concluso il presidente Felice – non facciamo altro che anticipare l’entrata in vigore della legge che disciplina l'”Agenzia per le Imprese” che rappresenta una rivoluzione culturale per la P.A. e per le imprese, auspichiamo che si crei un nuovo rapporto tra amministrazione ed associazioni di categoria al fine di favorire il libero accesso delle imprese nel mercato”. Presente alla conferenza anche l’avvocato Carmelo Miceli, che assiste l’associazione di categoria nei processi per concussione in cui Confesercenti si presenta come parte civile: “L’associazione si fa ora portavoce anche della proposta di colmare un vuoto normativo che c’e’ nel nostro ordinamento giuridico, ovvero la mancata previsione di un risarcimento per le vittime di concussione cosi’ come avviene per le vittime di estorsione”.