Salute

La denuncia della Lida: orrore, abbandonati in strada due pitbull reduci di combattimenti

Redazione

La denuncia della Lida: orrore, abbandonati in strada due pitbull reduci di combattimenti

Mar, 18/10/2011 - 16:33

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CALTANISSETTA- Muoiono atrocemente – nonostante l’immediato ricovero – due pitbull utilizzati in combattimenti clandestini, fenomeno in netta crescita nella città di Caltanissetta. Il primo ritrovato legato davanti un ambulatorio veterinario cittadino, il secondo in via Angeli. Gli animali presentavano estese lacerazioni invase da larve carnarie soprattutto nella regione della testa e del collo.

Il 3 ottobre scorso su segnalazione di un veterinario libero professionista, la Polizia Municipale attivava il pronto soccorso della ditta convenzionata nel tentativo di salvare un pitbull ritrovato legato davanti un ambulatorio cittadino in condizioni gravissime. Inutili le cure prestate dal Dott. Salvatore Romano presso il canile “Mimiani” così come inutile si è rivelato l’immediato soccorso di due Guardie Zoofile LIDA e WWF sabato 15 ottobre quando, a seguito di segnalazione, i due agenti zoofili accorrevano in via Angeli in soccorso di un secondo pitbull dilaniato ed abbandonato nei pressi di un’abitazione privata.

Sconvolgente assistere a scene del genere per chi ama gli animali e più in generale la vita. Ancor più doloroso è conoscere i retroscena di una pratica crudele quale è quella dei combattimenti clandestini fra cani: cuccioli di pitbull, dogo argentino, rottweillers, bull-terriers che sin dai 4 mesi di età, vengono inseriti in un folle programma di allenamento teso ad esaltarne l’aggressività e la prestanza fisica. Animali che sin da giovanissimi vengono così costretti a sopportare collari a cui sono fissati pesi in piombo per sviluppare la muscolatura di testa e collo; costretti a dilaniare tubi di plastica o copertoni per rendere i loro denti e le loro mandibole delle armi efficientissime; a correre ore ed ore su tapis roulant e sottoposti ad alimentazione ricca in proteine e vitamine arricchita con droghe eccitanti; cani di grossa mole che vengono aizzati (come segnalato da alcuni terrorizzati cittadini proprio in via Angeli!) verso poveri gatti randagi allo scopo di renderli più “cattivi”.

Una preziosa fonte di lucro (anche se pare vi siano degli appassionati che li organizzano per puro divertimento) che, se nel resto d’Italia appare un fenomeno in netto declino con le zoomafie per lo più impegnate nell’organizzazione di corse clandestine di cavalli ad esempio, a Caltanissetta è invece un crescendo di violenza incontrollabile. Almeno all’apparenza comunque. Il 4 gennaio scorso infatti una brillante operazione della Polizia di Stato fermò un combattimento clandestino in un casolare nei pressi della stazione ferroviaria in disuso in contrada Valle dell’Imera, con due ventenni denunciati per combattimenti (Art. 544-quinquies, L. 189/2004), reato che prevede la reclusione fino a tre anni ed una multa da 50.000 a 160.000 euro e ben 16 spettatori identificati e puniti con una sanzione amministrativa di 10.000 euro (Art. 24 c.1 L.R. 15/2000). Plauso delle Associazioni animaliste per il blitz coordinato dalla squadra volanti della Questura di Caltanissetta e richiesta di applicazione del massimo della pena da parte del Sottosegretario con delega alla salute e al benessere animale on. Francesca Martini.

“E’ su questa strada che bisogna insistere – commenta la vigilanza zoofila della LIDA – per debellare un’attività criminale che ha ormai raggiunto livelli intollerabili nella nostra città. Non è assolutamente accettabile che nel XXI secolo in una cittadina europea accadano simili barbarie nei confronti del miglior amico dell’uomo. Occorre che si concerti tra Forze dell’Ordine e Magistratura un vero e proprio piano di contrasto e repressione ed interventi efficaci tesi anche al controllo ed alla prevenzione del crudele fenomeno. D’altronde sono veramente tante le segnalazioni di pitbull detenuti all’interno di garage bui in molti quartieri cosiddetti “difficili” ed è impossibile per un visitatore del nostro centro storico, non notare gruppi di spavaldi giovani in giro con cani appartenenti a razze da presa, intenti a mostrare fieri e compiaciuti l’aggressività del proprio esemplare verso il cane dell’amico o quello del passante magari a spasso con un cane di piccola taglia. E’ necessario e profondamente giusto perciò proteggere questi poveri cani vittime innocenti di criminali senza scrupoli da cui hanno imparato solo violenza e percosse invece che il calore di una carezza o le amorevoli cure che meriterebbero ”.

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