CALTANISSETTA – Un’indagine contabile del nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, seguita alle segnalazioni dell’attuale liquidatore dell’Ato CL1 su alcune discrepanze e lacune sui bilanci degli ultimi anni, ha fatto scattare per l’ex presidente Giuseppe Cimino l’accusa di peculato. A Cimino viene contestato di aver speso 41 mila euro in cinque anni con una carta di credito dell’Ato Cl1.
L’ex presidente, che sarà sottoposto a processo il prossimo 27 settembre con con rito immediato disposto dal Gip Lirio Conti su richiesta dei pubblici ministeri Alessandro Aghemo e Giovanni Di Leo, secondo le indagini avrebbe utilizzato la carta di credito aziendale per spese personali. Risultano transazioni per beni di lusso: da abiti griffati a profumi.