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Mussomeli, gli “Amici della Meteo” contro il decreto Romani

Redazione

Mussomeli, gli “Amici della Meteo” contro il decreto Romani

Ven, 15/04/2011 - 19:03

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MUSSOMELI – L’associazione Amici della Meteo aderisce all’iniziativa contro il decreto Romani “ammazza rinnovabili” del 3 marzo 2011. Una legge, dicono i contrari, che ha bloccato lo sviluppo delle fonti di energia alternative, varata senza tener conto di quanto osservato da due rami del parlamento. Per di più ha “cancellato retroattivamente gli impegni triennali assunti dal governo solo pochi mesi prima, spingendo le banche a chiudere il rubinetto del credito per le opere in corso, compromettendo la stabilità di oltre 150 mila famiglie e fermando i cittadini che avevano attivato le procedure per installare un impianto fotovoltaico.” Una scelta che i soci della Meteo non condividono e, per esprimere il loro disappunto, hanno  deciso  di  firmare la petizione on-line su www.sosrinnovabili.it. Anzi, stanno cercando di farsi loro stessi promotori di questa battaglia, invitando tutti i loro conoscenti a prendere visione dell’informativa e ad apporre la propria firma virtuale. “Le firme finora raccolte sono oltre 50.000. – sottolineano – Tutto è possibile. Ciascuno di noi deve far firmare l’appello a 4 persone e così in breve tempo saremo a 100.000.” E annunciano: “cominceremo un presidio permanente per fare ascoltare la verità oggettiva della situazione. Saremo fisicamente a Roma con un presidio permanete a rappresentare tutte le decine di migliaia di persone che sono con noi e che hanno sottoscritto l’appello.” Pieni di motivazione dunque si stanno attivando a 360°, condividendo quegli ideali sintetizzati negli slogan coniati per l’occasione: “non vogliamo la luna ma il sole” e  ”no al Nucleare si alle energie alternative”. “L’iniziativa è a-politica, – precisano – ed evidenzia come, in seguito ad alcune leggi del governo che verranno discusse nei prossimi giorni, noi non saremo padroni più del nostro ambiente e come il nostro futuro potrà essere simile a quello del Giappone che in questo momento e anche per centinaia di anni avrà gravissimi problemi ambientali e sanitari.”

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