Salute

San Cataldo. Sulla vicenda della Nave Acquarius interviene il Pd sancataldese: .

Redazione 1

San Cataldo. Sulla vicenda della Nave Acquarius interviene il Pd sancataldese: .

Mar, 12/06/2018 - 15:45

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SAN CATALDO. Sulla vicenda legata alla nave Acquarius s’è registrata la presa di posizione del Partito Democratico di San Cataldo in una nota che riceviamo e pubblichiamo:

<“Considerate se questo è un uomo che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per mezzo pane, che muore per un sì o per un no”.

È doloroso per noi oggi, dopo tanti anni trascorsi, dover riprendere questi versi di Primo Levi. Da ieri sera ci attanaglia il timore : il Ministro dell’interno Matteo Salvini ha comunicato la decisione di non concedere un approdo alla nave Aquarius in Italia. È il timore per la poca forza di queste parole durissime, è paura dinnanzi al ripetersi di meccanismi disumani contro cui Levi ci ha lasciato il suo fortissimo monito.

È possibile allora dimenticare quanto è già accaduto nella nostra storia? È possibile dimenticare che si tratta di vite umane, sospese in mare e allontanate come la peste dai nostri porti sicuri? Ci spaventa più il colore della pelle o lo sguardo distrutto di chi raccoglie tutte le proprie forze e speranze per gridare aiuto?  È alla loro povertà che non sappiamo dare risposte o alle nostre paure?

Così temendo di essere inadeguati, incapaci e soli in Europa ci trasformiamo in carnefici, disumani e glaciali giudici di fragilissime vite umane.

Fermatevi un attimo a pensare. Fermatevi, non scrivete, non commentate, non sentitevi costretti a urlare le vostre ragioni.

Pensate: la politica, quella vera, non da risposte semplici, non emette sentenze, non cerca la rabbia, l’odio e la paura per nutrirsene. La politica, quella buona, alla quale tutti noi oggi dovremmo disperatamente anelare guida verso soluzioni solide e complesse, umane e sensibili, cerca coesione e condivisione. Futuro.

Muri barriere e confini non ci hanno permesso di respirare più serenamente. Neanche questa volta ci renderanno più ricchi o felici.

Quell’uomo alla frontiera è nostro fratello, dunque noi non accetteremo mai di lasciarlo morire per un no pronunciato dopo un ghigno fiero e beffardo.

Ci uniamo alle voci di quei sindaci italiani che si sono opposti alle scelte di Matteo Salvini , ci sentiamo vicini alla Spagna che, mettendo da parte ogni aspetto burocratico e politico , ha deciso di accogliere i 629 migranti in attesa nel Mediterraneo.

Fermatevi a pensare: tendere la mano è costruire con coraggio e umanità; voltarsi dall’altra parte è affogare tutti insieme. Inesorabilmente.

Alzare la voce non paga se in sottofondo l’eco di dolore è fortissimo>.

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