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Omicidio Aldo Naro, la famiglia chiede giustizia: corpo massacrato: “può essere stato solo un calcio ad ucciderlo?”

Redazione

Omicidio Aldo Naro, la famiglia chiede giustizia: corpo massacrato: “può essere stato solo un calcio ad ucciderlo?”

Dom, 01/04/2018 - 19:53

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SAN CATALDO – Inquietanti ombre si stagliano sul’omicidio del medico sancataldese Aldo Naro, ucciso con un calcio alla tempia, secondo le risultanze processuali, durante una rissa alla discoteca Goa di Palermo il 14 febbraio del 2015. Le indagini e i successivi procedimenti giudiziari, alcuni tutt’ora in corso, hanno determinato la condanna per omicidio volontario e 10 anni di carcere per Andrea Balsamo, all’epoca del delitto minorenne e che svolgeva la funzione di buttafuori “abusivo”. Il ragazzo aveva ammesso il gesto, ma ha negato di averlo fatto con l’intenzione di uccidere. La folle notte del Goa è stata ricostruita dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale, dalla richiesta di soccorso al 118 alle 3.18, alle varie telefonate fatte dopo l’incidente, compreso lo spostamento di Naro, che sarebbe stato “sollevato di peso” e portato all’esterno della discoteca nella concitazione del momento.

In un altro troncone del processo sono imputati Giovanni Colombo, Pietro Covello, Daniele Cusimano, Mariano Russo, Natale Valentino, Giuseppe Micalizzi, Carlo Salvatore La China – accusati di rissa – Giuliano Bonura e Francesco Meschisi, accusati di favoreggiamento personale. Con il rito ordinario sono processati Francesco Troia, Massimo Barbaro e Antonino Basile. Massimo Barbaro, gestore della discoteca, è indagato per favoreggiamento personale per aver coperto il buttafuori abusivo che avrebbe sferrato il calcio mortale.

Adesso sembrerebbe che risultanze processuali concorrano nel ritenere causa esclusiva della morte il calcio sferrato da Andrea Balsamo, mentre le perizie e le immagini del cadavere, mostrano ferite multiple. La famiglia è tornata a chiedere “chiarezza” e giustizia con un post che contiene le foto dell’autopsia.

Riportiamo di seguito il post pubblicato su facebook nella pagina “Giustizia per Aldo Naro”

In relazione all’omicidio di Aldo Naro,  Le conclusioni a cui pervengono gli organi inquirenti al termine delle indagini svolte, si possono così sintetizzare: 
“Le testimonianze di alcuni avventori, l’esame dei filmati e dei profili Facebook delle persone presenti all’interno della discoteca hanno consentito nei giorni immediatamente successivi all’omicidio di identificarne l’autore nel minorenne Andrea Balsano.” …. “Balsano dopo aver lungo negato la propria responsabilità, confessava infine di aver sferrato un violento calcio alla testa di Aldo Naro, mentre questi si trovava accasciato a terra, a causa di una caduta accidentale, occorsa mentre usciva dalla zona privè in cui era scoppiata la rissa” …. “nel corso delle indagini avviate presso questa Procura NON È EMERSO ALCUN COINVOLGIMENTO DI PERSONE MAGGIORENNI nell’omicidio del giovane medico di Atripalda” … “alla luce di tali risultanze ed in assenza di ulteriori elementi, si ritiene che la responsabilità per l’omicidio di Aldo Naro sia da attribuire ESCLUSIVAMENTE al minorenne Andrea Balsano, già giudicato è condannato per tale reato dalla competente Autorità Giudiziaria”.

Prescindendo da tutte le considerazioni che sono state e saranno prospettate e fatte valere nelle sedi a cui deputate, in definitiva, secondo le deduzioni a cui si è pervenuti, il CALCIO sferrato dal minorenne buttafuori in nero avrebbe avuto, DA SOLO, incredibilmente, come conseguenza, l’aver provocato le seguenti LESIONI, per come è riportato nella “Relazione di consulenza medico-legale concernente il decesso di Aldo Naro”

“-presenza di lesione contusa con consensuale frattura delle ossa nasali;

-sul labbro inferiore, presenza di lezione abraso-contusa;

-alla regione antero-laterale destra e sinistra del collo, presenza di sfumate lesioni contusivo-compressive che si estendono alle regioni sovraclavicolari, bilateralmente;

-in regione temporale sinistra in sede retro e sotto auricolare, si rileva la presenza di lesione contusiva di colorito bluastro;

-alla base del collo, regione laterale destra, presenza di una lesione lineare disposta orizzontalmente;

-lesione abraso-contusa al polso destro e sul dorso della mano destra;

-al V dito della mano sinistra, presenza di lesione abraso contusa;

-ai polmoni presenza di ecchimosi asfittiche lobari e scissurali;

-sulla faccia posteriore del lobo inferiore del polmone destro, presenza di area contusa;

-alla sezione del parenchima polmonare, diffusa discromia ed intesa congestione associata ad edema;

-alla spremitura del polmone, fuoriuscita di notevole quantità di edema emorragico;

-alla apertura dei grossi bronchi, presenza di edema mucoso emorragico;

-presenza di infiltrato emorragico tra la parete dell’aorta toracica e la trachea, con consensuale coinvolgimento dell faccia posteriore del polmone destro che appare contuso;

-infiltrato emorragico che interessa il 6-7 spazio intercostale di sinistra lungo la linea ascellare ascellare posteriore;”

Davvero un solo calcio sferrato da un unico soggetto ad una persona che si trova a terra può provocare tutte le lesioni descritte?

Se così non fosse, chi ha provocato tutte le altre? E pertanto, chi sono gli altri assassini di Aldo?

Perché questo fondamentale aspetto della vicenda non è stato approfondito?

Le immagini che si mostrano possono dare un idea ancora più chiara dell’assurdità delle tesi di chi ha indagato.

Per altro, mancano, perché NON FATTE NEL CORSO DELL’AUTOPSIA, le foto del ventre, dei genitali e della parte frontale e interna delle cosce della vittima.

Inspiegabilmente, non è stato effettuato alcun esame radiologico, e nessuna TAC a parte quella del cranio

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