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Truffa nel messinese: offrivano falsi patrocini legali gratuiti, 4 arresti

Redazione

Truffa nel messinese: offrivano falsi patrocini legali gratuiti, 4 arresti

Lun, 19/02/2018 - 09:53

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MESSINA – Millantavano un gratuito patrocinio, attraverso un’associazione locale di consumatori, incassando le prime spese vive senza poi procedere effettivamente come promesso: con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e’ stata eseguita dai carabinieri una misura cautelare di arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Messina, su richiesta della locale Procura, nei confronti di quattro persone, ex avvocato del foro di Messina radiato da quasi 14 anni, due avvocati del foro di Catania ed un procacciatore di affari. Il provvedimento fa seguito alle indagini condotte dal 2013 dalla Compagnia di Taormina e dalla Aliquota Carabinieri della Sezione di Pg presso la Procura del Capoluogo, che hanno consentito di documentare come, spacciandosi per avvocato, nonostante fosse stato radiato dall’albo degli avvocati di Messina gia’ dal 2004, attraverso un’associazione di tutela dei consumatori di rilevanza locale, l’uomo prospettava rapidi e pressocche’ sicuri successi nelle cause legali da intentare contro il concessionario della riscossione o istituti bancari a decine di persone che necessitavano di tutela legale poiche’ in gravi difficolta’ debitorie con l’erario o con istituti di credito.
Le indagini hanno portato ad accertare decine di casi in cui l’ex-legale, con la complicita’ di due altri due professionisti e di una terza persona che si occupava di procacciare le potenziali vittime, abbia ottenuto dagli interessati ingenti somme di denaro per un importo complessivo di circa 100 mila euro, senza tuttavia far seguire a cio’ nessuna delle azioni giudiziarie progettate.

L’attivita’, in realta’, non veniva posta in essere o veniva svolta solo formalmente e senza coltivare, coscientemente, utilmente e professionalmente, le cause affidate. Alla fine, anche a distanza di mesi, quando i raggirati chiedevano conto , veniva promesso loro la restituzione delle somme corrisposte, mentre nel contempo si rinunciava ai mandati professionali. Ovviamente alla restituzione delle somme non si dava seguito.
I casi accertati, al momento, sono 15 ed hanno permesso di ottenere un vantaggio economico complessivo di circa 100 mila euro ma il danno cagionato ai truffati e’ stato di molto superiore. Le poche attivita’ effettivamente messe in atto dagli indagati sono consistite nello stilare degli atti di citazione senza poi iscrivere le cause a ruolo e, se pure cio’ veniva fatto, le azioni legali non venivano poi coltivate e praticamente restavano abbandonate, generando ulteriore danno agli assistiti. Oltre la beffa del denaro loro truffato, le vittime hanno subito ulteriori danni economici originati dalla mancanza di tutela negli affari legali che li vedevano interessati, soccombendo nelle cause presso il tribunale civile o le commissioni tributarie per mancanza di costituzione.
Le indagini sono tutt’ora in corso per individuare eventuali ulteriori persone truffate che sono state invitate a denunciare l’accaduto.

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