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Caltanissetta, vicenda incontro giovani. Polo Civico: “Amministrazione…passerella partecipata”

Redazione

Caltanissetta, vicenda incontro giovani. Polo Civico: “Amministrazione…passerella partecipata”

Dom, 07/01/2018 - 09:23

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CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Quando invocammo una chiamata al ritorno alla vera natura del Polo Civico, attraverso la nostra conferenza-stampa del 7 dicembre, non intendevamo fare battaglie di “avanguardie pensanti” o realizzare scissioni che ci avrebbero fornito qualche cambiale da scambiare successivamente, né tantomeno agivamo sotto l’effetto di un non meglio specificato “grumo di rancori”, ci riferivamo piuttosto a quanto sta accadendo proprio in questi giorni e che, dall’interno del Movimento avevamo più volte affrontato senza che poi l’azione amministrativa coincidesse con l’indirizzo politico: attività natalizie mai programmate, salvo garantire mostre che la stessa Assemblea del Movimento aveva ritenuto non prioritarie culturalmente e non giustificabili sotto il profilo dell’analisi costi-benefici; contrattazioni porta a porta sulla ZTL. Ma, soprattutto, ciò che dà il polso della assenza di un metodo interiorizzato e convinto di partecipazione, è stata la mancata convocazione della Consulta dei Giovani all’incontro di giorno 2 gennaio, promosso dai neoassessori Tornatore e Guarino.
Vogliamo cogliere anche noi l’elemento positivo, prendendo esempio dalle parole del comunicato.
Dicono i nostri giovani concittadini: «Ci dispiace che incontri simili siano stati pensati (al di là dei tempi stretti) senza interpellare chi rappresenta, per vostra volontà, i giovani di Caltanissetta». La “volontà” di partire immediatamente con l’istituzione delle Consulte, sfruttando un regolamento della passata amministrazione Campisi, è stata determinata da un’azione convinta ed efficace, quasi temeraria, di alcuni aderenti del Polo Civico, ma con molte remore e ritardi di natura amministrativa. Oggi ancora una volta si dimostra che chi rappresenta il Polo a qualunque livello non si è mai sentito realmente protagonista di questa visione, ma soprattutto ha scambiato e continua a scambiare la partecipazione per un fatto occasionale e non di sistema. Più che altro una “passerella partecipata”. La mancata sedimentazione (o, peggio, la non conoscenza) della strutturazione istituzionale degli strumenti partecipativi, conduce ad usi saltuari e improvvisati, che banalizzano, insteriliscono, strumentalizzano o ridicolizzano quello che dovrebbe essere un serio e continuo stimolo alla cittadinanza attiva.
Eppure un seme deve essere germogliato se i giovani, nonostante tutto, concludono dicendo di voler promuovere una «reale partecipazione attiva». Essi sanciscono di fatto la validità dell’idea, bocciando inesorabilmente gli attuali interpreti.

Alfredo Caputo, Marinella Cardella, Alberto Carlino, Marina Castiglione, Piero Cavaleri, Giancarlo Ciulla, Enzo Cusimano, Amedeo Falci, Peppe Firrone, Paola Garofalo, Ruben Giamporcaro, Giuseppe Giugno, Rocco Gumina, Patrizia Miraglia, Michele Pilato, Mimmo Riccioli, Ferdinando Rovello, Salvatore Vitaliti

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