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Terrorismo: espulsi un tunisino trattenuto a Caltanissetta e un egiziano

Redazione

Terrorismo: espulsi un tunisino trattenuto a Caltanissetta e un egiziano

Ven, 28/04/2017 - 20:48

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CALTANISSETTA – Un tunisino 32enne e un egiziano 27enne sono stati espulsi dal territorio nazionale per motivi di pericolosita’ sociale. Lo rende noto il Viminale, ricordando che con tali rimpatri, il 37esimo e il 38esimo del 2017, salgono a 170 i soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso espulsi con accompagnamento alla frontiera dal gennaio 2015 ad oggi.

Il tunisino, residente nel Ragusano e con permesso di soggiorno per motivi di lavoro scaduto lo scorso marzo, e’ stato espulso perche’, a seguito di indagini svolte dalla Digos di Ragusa, e’ risultato “contiguo ad ambienti dell’estremismo islamico”.
Il giovane, utilizzando il proprio profilo facebook, aveva pubblicato e consultato contenuti radicali e giustificativi del jihad nonche’ condiviso materiale postato da altri utenti della rete con i quali era sistematicamente in contatto virtuale. E’ stato documentato “il suo forte interesse per alcuni post riconducibili al fondamentalismo islamico” e, in particolare, “ad un esponente di vertice dell’organizzazione terroristica Al Jamaa al Islamiyya (responsabile dell’attentato compiuto nel 1997 presso il sito archeologico di Luxor in cui furono uccisi 58 turisti e 4 egiziani) e ad un terrorista pakistano gia’ detenuto presso la base statunitense di Guantanamo”.
Il tunisino, trattenuto nel Centro per rimpatri di Caltanissetta, e’ stato rimpatriato da Palermo con un volo per Tunisi.
L’egiziano, residente in provincia di Latina dove lavorava presso una rivendita di frutta, era stato segnalato per aver affermato di condividere l’operato dell’autore dell’attentato di Berlino dello scorso 19 dicembre, auspicando il verificarsi di ulteriori attacchi dello steso tipo.
Il 3 febbraio gli era stato notificato il provvedimento di rifiuto del permesso di soggiorno ottenuto in virtu’ del suo matrimonio con una cittadina comunitaria, con contestuale intimazione a lasciare entro 15 giorni il nostro Paese: nuovamente rintracciato il 27 aprile nel territorio della provincia di Latina, e’ stato rimpatriato dalla frontiera aerea di Roma Fiumicino, con un volo diretto a Il Cairo.

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