Attraverso un uso abile dei social media, gli operatori dell’informazione tentano di distorcere il discorso pubblico, di reclutare simpatizzanti o finanziatori, di influenzare risultati politici o militari”, scrivono gli esperti di sicurezza Alex Stamos (Chief Security Officer di Facebook), Jen Weedon e William Nuland. E si tratta di attivita’ che “possono essere condotte senza particolari costi o rischi da chi le organizza”. In particolare, segnalano gli esperti, “per la prima volta nella storia leader e pensatori possono raggiungere (e potenzialmente influenzare) attraverso piattaforme come Facebook una platea globale. Ma se da una parte questo accesso amplificato porta molti vantaggi, dall’altra e’ un’opportunita’ per attori in cattiva fede di raggiungere lo stesso pubblico con informazioni manipolate e distorte”. Inoltre, rileva il report, “ognuno e’ un potenziale amplificatore di informazioni” e questo significa che “le manipolazioni ben eseguite hanno potenzialmente una enorme influenza perche’ vengono veicolate attraverso canali e reti autentiche pur se generate fa fonti che autentiche non sono, cioe’ account fasulli”. Il punto, per gli esperti di Facebook, e’ proprio questo: le fake news oggi minano “l’autenticita'” stessa del social network, nato proprio come “luogo dove esprimersi e comunicare con gli altri in modo autentico”.
La partita adesso si gioca sulla salvaguardia dell”integrita'” di Facebook e di cio’ che rappresenta per i suoi 29 milioni di utenti (parliamo di utenti attivi al mese, secondo gli ultimi dati diffusi dalla societa’). Per farlo il team di esperti lavora “ogni giorno utilizzando nuove tecniche analitiche per smascherare i falsi account, individuare e rimuovere le fake news, impedire i furti di dati sensibili”. I primi risultati si stanno gia’ vedendo: “Dal 13 aprile in Francia queste migliorie del sistema hanno permesso di scoprire oltre 30.000 falsi account”. Tuttavia il lavoro dei tecnici non basta. Da qui l’appello a governi, giornalisti e all’intera societa’ civile “per vigilare” e fare la propria parte “collaborando in materia di sicurezza, educazione, governance e alfabetismo mediatico”.
Ven, 26/04/2024 - 09:29