Salute

Diverse istituzioni e tanta gente comune ai funerali del comandante Capozza

Carmelo Barba

Diverse istituzioni e tanta gente comune ai funerali del comandante Capozza

Lun, 19/09/2016 - 22:11

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dscn2787CASTELTERMINI – In tanti si sono stretti , quest’oggi pomeriggio, attorno alla bara del comandante del  distaccamento di Sutera del Corpo forestale Calogero Capozza, circondata , durante la cerimonia funebre, dal picchetto d’onore formato dai suoi colleghi e dai vigili Urbani di Casteltermini, in quanto consigliere comunale,  mentre il suo berretto, adagiato su un cuscino, era visibile davanti la sua bara. Puntualmente alle ore 17 , il coro della chiesa madre, in un clima di assoluta commozione e tristezza,   ha intonato l’ECCOMI che ha introdotto la celebrazione del rito funebre, presieduta da don Giuseppe Alotto, Era presente l’arciprete Padre Di Liberto e Don Antonio Corda. Lateralmente,  era ben visibile  l’icona del Crocifisso e quella di San Pio da Pietrelcina con le capozza-calogerobraccia aperte come a volerlo accogliere a sè.  Diversi colleghi gli hanno tributato il doveroso e mesto omaggio della loro presenza come segno di vicinanza ai familiari , che , da venerdì sera piangono la sua improvvisa e prematura  dipartita. Incredulità e smarrimento in quanti lo hanno conosciuto.  “ Una splendida e solare persona dedita alla famiglia, al  lavoro, al sociale e sempre con un sorriso per tutti”. E’ stato questo il pensiero unanime di coloro  che  hanno tratteggiato la figura dello scomparso:  ad iniziare dal rappresentate dei forestali  e,  a seguire,  quella del sindaco Nuccio Sapia e quella del cugino Calogero Capozza. Presenti le amministrazioni comunali di Casteltermini, Sutera, Acquaviva Platani, Bompensiere , Milena e Villalba. Presente anche l’onorevole Cardinale,  il Comandante dei Vigili Urbani di Mussomeli, la Misericordia di Mussomeli , la Croce Rossa Italiana e tanti estimatori suteresi e mussomelesi dello scomparso. “ Dovete essere orgoglioso di papà”,  ha detto il primo cittadino Sapia, rivolgendosi ai figli dello scomparso, Lucia e Vincenzo,  e  alla moglie  Pina. E continuando:  ”Calogero ha lasciato un vuoto nella comunità”. Tanta gente ha atteso l’uscita dalla chiesa della salma del comandante Capozza, poi il suono della sirena con un lungo applauso dei presenti  per “Cocò”, come lo chiamavano a Casteltermini e, successivamente, il viaggio verso l’ultima dimora fra la commozione generale..

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