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Mussomeli,nasce associazione contro impianti eolici

Redazione

Mussomeli,nasce associazione contro impianti eolici

Mar, 29/07/2014 - 08:03

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EolicoMUSSOMELI – Da comitato spontaneo ad associazione riconosciuta. Il fonte contro l’eolico ed il mini-eolico selvaggio si da una sua organizzazione. Sull’onda delle proteste sollevatesi da alcuni giorni, nasce “Terre di Manfredi”. “Già nel suo nome- dice il presidente Giovanni Costanzo- si cerca di dare il giusto omaggio ad una terra che deve puntare sulla salvaguardia della propria storia”. Costanzo ne è il presidente, vice presidente Josè Castiglione, segretaria Daniela Consiglio, mentre fanno parte del direttivo Gaetano La Piana, Francesco Amico, Giacomo Puntrello, Giuseppe Garofalo. Ma l’associazione è composta da una quarantina di persone. Si tratta perlopiù dei residenti e dei villeggianti di contrada Calabue, protagonisti nelle scorse settimane di una protesta contro l’installazione di un impianto di mini eolico, ma a sentire Giovanni Costanzo sarebbero più di un centinaio i mussomelesi pronti ad aderire: cittadini allarmati dalla nascita di nuovi impianti in vari angoli del territorio. “Lo scopo dell’associazione- afferma il presidente- è di tutelare il patrimonio di Mussomeli. Tra le nostre azioni c’è quella di raccogliere le segnalazioni e difendere i cittadini dall’installazione di impianti eolici e di altra natura che possono arrecare disturbo”. Costanzo si difende dall’accusa di conservatorismo e di ostinata avversione al progresso attraverso le nuove fonti energetiche: “Noi non siamo per principio contro l’eolico, non siamo contro chi investe ma contro gli investimenti selvaggi e che danneggiano gli interessi delle persone. Siamo d’accordo che gli impianti si realizzino ma non a fianco alle case di chi, in molti anni, ha anche investito i propri risparmi”. Per Costanzo, in alcuni casi, il confine tra eolico e mini-eolico è davvero labile: “Anche un impianto di 60kw è mini-eolico, ma come si fa a non preoccuparsi di un palo dell’altezza di 40 o 50 metri?”. L’associazione ha già stabilito un programma di attività: primo step domani con la riunione tra i soci e che si terrà in contrada Calabue, nella zona dove tutto si è originato; poi si lavorerà ad una mappatura della presenza degli impianti in tutto il territorio. Già nelle scorse ore hanno incontrato il sindaco e il presidente del Consiglio comunale. “A loro la richiesta che si faccia con urgenza un regolamento che disciplini l’eolico. Noi diciamo si a queste fonti di energia pulita, ma tutto deve essere compiuto nel rispetto degli altri e del nostro territorio. Un territorio che ha una storia propria e che siamo chiamati a tutelare e salvaguardare”.

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