Primi effetti del Bando energetico Esco; una prima pioggia di contributi a premiare le politiche ecologiche del Comune ed in particolare la realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti municipali. L’ente ha ricevuto un maxi assegno dal Gse, Gestore servizi elettrici, di ben 96.406,81 euro, cifra pari all’incentivo da produzione fotovoltaica. Soldi che però, secondo gli accordi siglati con la società a cui è stato affidato il Bando Esco, non potranno essere utilizzati dall’ente. Ecco perché, non appena incassato, l’assegno è stato “girato” alla Energy Europe, la società energetica con sede a Polizzello. Una cifra che conferma, per gli imprenditori che hanno partecipato e vinto il bando, la bontà degli investimenti attuati. Una notizia che però rinfocola ancora più le polemiche, soffiando su un braciere mai spento. Toti Nigrelli, consigliere del Gam, noto per non concedere molti sconti agli amministratori, approfitta del caso per confermare la sua irritazione ed il disappunto per la ricerca, l’anno passato, di una Esco, di una società partner selezionata per il raggiungimento di obiettivi previsti dalle politiche energetiche targate da Calà&Co. Nigrelli in principio si lamenta del corto circuito comunicativo tra il vertice amministrativo e i singoli consiglieri: “Il sindaco ci chiama solo per scaricarci le responsabilità sui tagli, ma non ci chiama quando si discute di investimenti”. Nigrelli suggerisce azioni radicali: “Calà non vuole prendersi la responsabilità dei suoi errori. Se vuole, sempre se il Pd gli dia il consenso, può compiere un atto eroico: rescindere immediatamente il contratto con la Esco e cominciare a dirottare le somme derivanti dal Gse nelle casse comunali”. A concludere il suo giudizio, una stoccata: “Quando si candidò, Calà disse che voleva essere ricordato come il migliore di sempre. Penso invece che i cittadini lo ricorderanno come il sindaco dei pannelli fotovoltaici”.