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Gianluca Amico:”Caro Scichilone, forse e’ stato toccato un nervo scoperto”

Redazione

Gianluca Amico:”Caro Scichilone, forse e’ stato toccato un nervo scoperto”

Sab, 16/06/2012 - 14:17

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Gianluca Amico

SAN CATALDO – Mi permetto di rispondere allo stimato collega Aldo Scichilone che nella qualità di segretario provinciale UDC ha pubblicato una lettera dai toni particolarmente accesi, non certo per prendere le difese dell’On. Torregrossa (lo stesso penso che abbia amici a iosa per sostenerlo) ma perchè a distanza di un mese dalla fine della campagna elettorale, mi sento ancora pienamente coinvolto nella volontà di dare un contributo fattivo alla mia città, specialmente quando é in gioco la verità.
Ho pensato di scrivere questa lettera perchè durante la campagna elettorale ho vissuto sulla mia pelle l’attacco pesantissimo, sotto il profilo umano, ricevuto dal palco dei comizi da parte dei componenti delle coalizione il Sacco-Riprendiamoci la città-UDC-MPA e, quindi, mi sono immedesimato rispetto allo stesso comportamento tenuto per ben 5 anni ai danni dell’On. Pagano, dell’On. Torregrossa e del già sindaco Di Forti.

Quando la politica scende a questi livelli si comprende che la civiltà arretra e quindi ecco il senso del mio contributo.

Già durante il periodo elettorale tutti a San Cataldo sapevano quale fosse il ruolo che stavano svolgendo autorevoli e mal celati ex deputati alle spalle del candidato sindaco Scarantino.

Non lo dico io, lo dicono persino vignette e documenti firmati dalla sinistra sancataldese e che ho provveduto a conservare.
Ma nello specifico l’On. Torregrossa nel suo documento, che ho riletto più volte, non voleva puntare l’attenzione su questo fatto bensì sul dato che diffamare, mortificare, dileggiare, etc. non paga poichè il risultato finale ha visto la sconfitta di questa coalizione.

Pur non di meno il tenore della risposta di Aldo Scichilone é stato alto a dimostrazione che forse è stato toccato un nervo scoperto. Proprio per questo mi sono andato a rileggere il documento del Giornale di Sicilia del 26 Maggio citato da Raimondo Torregrossa e ho certificato con la mia vista che quanto citato dallo stesso, circa le dichiarazioni del Segretario Generale dell’UDC Gianpiero D’Alia era virgolettato: “è stato difficile spiegare agli elettori lo strano connubio del nuovo rappresentato da “Il Sacco” con la parte tradizionale del sistema politico rappresentato dall’UDC”. L’articolista poi citava proprio l’on Bernardo Alaimo.

E allora delle due una: o il giornale aveva mentito e a questo punto non si capisce perchè l’UDC non ha protestato ufficialmente, oppure il giornale aveva detto bene e allora al Segretario Scichilone e ai lettori tocca prendere atto che Raimondo Torregrossa nella sua moderata risposta altro non aveva detto se non la verità.
Le superiori precisazioni, lo ribadisco, non tanto per assumere le difese di ufficio dell’on Torregrossa che come detto potrebbe difendersi da solo, ma soltanto per cercare, finalmente, di evitare le solite costruzioni che male fanno alla politica e a chi la svolge con autentico spirito di servizio.

Avv. Gianluca Amico

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