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Rubarono 80mila euro di merce al “Cash & Carry 01”, arrestati 3 nisseni

Redazione

Rubarono 80mila euro di merce al “Cash & Carry 01”, arrestati 3 nisseni

Sab, 19/11/2011 - 13:57

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Di Giulio Gaetano

Giovanni Di Girolamo

Iacona Denis Angelo

CALTANISSETTA – Nella prima mattina di oggi personale della la seconda sezione “cobra” della squadra mobile di Caltanissetta ha tratto in arresto, in esecuzione di ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal g.i.p del Tribunale di Caltanissetta dr. Lirio Conti, su richiesta del p.m. presso la Procura della Repubblica dr.ssa Maria Pia Ticino, i sottoelncati soggetti nisseni: Iacona Denis Angelo di anni 28, Di Giulio Gaetano di anni 36  gia’ detenuto per altra causa. Di Girolamo Giovanni di anni 42.

I primi due soggetti sono ritenuti responsabili del reato di furto aggravato; il terzo del reato di ricettazione. Iacona Denis, gia’ dipendente del cash & carry 01” di viaPietro Leone (e a seguito di tale fatto licenziato), dovra’ rispondere dell’aggravante d aver commesso il fatto con abuso di prestazione d’opera . tutti  dovranno rispondere dell’aggravante di avere commesso il fatto con violenza sulle cose. L’ordinanza e’ stata emessa a seguito di serrate indagini effettuate dalla  2^ sezione “cobra” della squadra mobile di Caltanissetta, relative al furto consumato in data 13/11/2009,  all’interno del punto vendita all’ingrosso denominato “cash & carry 01”,di proprieta’ di Massimo Romano. La merce rubata, divisa in vari colli,  aveva un valore di circa 80.000,00 euro.

Le telecamere di video sorveglianza installate all’interno del punto vendita avevano gia’ registrato la presenza di due soggetti che si introducevano all’interno del magazzino, uno dei quali era a bordo di un furgone Fiat iveco daily di colore bianco; l’altro soggetto aveva il volto travisato da passamontagna. Le indagini permettevano di accertare che dopo la chiusura serale del deposito un soggetto di sesso maschile, alto circa 1,80, snello, con indosso una tuta bianca, guanti e scarpe nere, con il volto travisato da un passamontagna, si aggirava all’interno del piazzale esterno del magazzino del punto vendita ; il predetto soggeto, dopo essersi avvicinato al cancello elettrico che consente l’ingresso nel piazzale antistante al magazino, apriva il suddetto cancello utilizzando l’apposita chiave di apertura. Subito dopo giungeva il furgone daily di colore bianco con alla guida un altro soggetto. dalla visione delle immagini si vedeva che il soggeto con indosso la tuta bianca si muoveva all’interno del magazzino con molta disinvoltura, mettendosi anche alla guida del muletto ove si trovano gia’ caricati alcuni bancali di merce. Tale soggetto indossava inoltre un paio di scarpe nere del tipo sportivo marca “nike”.

Il conducente del furgone, a seguito di individuazione effettuata anche con mezzi di polizia scientifica, veniva riconosciuto per Di Giulio Gaetano, risultato proprietario, fra l’altro di un furgone iveco daily di colore bianco identico a quello utilizzato per la consumazione del furto. I due soggetti interrompevano successivamente l’energia elettrica in  modo tale da oscurare parte del circuito che alimentava i neon ed il sistema di sicurezza delle telecamere interne del deposito, non consentendo la registrazione di ulteriori immagini. quindi il furgone usciva poco dopo stracarico di merce, e il cancello eletrico veniva richiuso con l’apposita chiave.

Visionando anche le immagini registrate giorni prima, al fine di visionare le fattezze di alcuni dipendenti del magazzino, la squadra dei cobra notava che uno dei dipendenti presenti il pomeriggio del 13 novembre 2009 nel punto vendita, identificato successivamente per Iacona Denis, oltre ad utilizzare con grande abilita’ il muletto per il carico e scarico della merce e a corrispondere alla corporatura del soggeto autore del furto, indossava un paio di scarpe nere marca nike.

Il giorno dopo il furto gli uomini della 2^ sezione “cobra” effettuavano alcune perquisizioni a carico di soggetti  pregiudicati sospettati. Tali perquisizioni consentivano di verificare come l’abbigliamento indossato da Di Giulio Gaetano al momento della perquisizione fosse identico a quello indossato la sera del furto e che nei pressi della sua abitazione si trovava parcheggiato il suo furgone iveco daily di colore bianco.

In data 25/11/2009, su mandato della locale a.g., veniva effettuata una perquisizione presso la rivendita di generi alimentari sita a Caltanissetta in via magri, di proprieta’ della moglie del Di GirolamoGiovanni; l’atto di p.g. consentiva di rinvenire e di sequestrare parte della merce  (generi alimentari, tra cui  carne e tonno in scatola, olio, etc) rubata al “cash & carry 01”. il di girolamo veniva conseguentemente segnalato in stato di liberta’ per il reato di ricettazione.

Parallele investigazioni permettevano di assodare che il 24 settembre precedente Iacona Denis aveva realizzato un altro furto con la complicita’ di Di Girolamo Giovanni, consentendo a quest’ultimo il prelievo di altra merce alimentare (non riportatata in fattura) dal deposito di via pietro leone.

Un’ ulteriore prova della provenienza delittuosa dei beni rinvenuti nella disponibilita’ del Di Girolamo si rinveniva nell’attivita’ di indagine  effettuata dai Carabinieri di Caltanissetta che, in data 10 marzo 2010, sequestravano, a seguito di mirato controllo, altra merce rinvenuta presso la casa di campagna (sita in contrada niscima) del Di Girolamo.

Elia Di Gati

In quel sito venivano trovati numerosi colli di merce rubata proprio all’esercizio commerciale “cash and carry 01”, merce diversa ed ulteriore rispetto  a quella sequestrata quattro mesi prima dalla squadra cobra della squadra mobile. La precisa individuazione degli autori del furto veniva corroborata da ulteriori indagini, anche di natura  tecnica, avviate a loro carico. A finale riscontro di quanto investigativamente emerso intervenivano le dichiarazioni del neo collaboratore di giustizia Elia Di Gati, che  raccontava con dovizia di particolari come a commettere tale furto fosse stato proprio il gruppetto arrestato. I destinatari liberi dell’ordinanza venivano rintracciati nelle rispettive abitazioni di Caltanissetta e, dopo gli adempimento di rito, venivano condotti presso la locale casa circondariale. a carico del Di Giulio si procedeva a notifica dell’occ nello stesso carcere di Caltanissetta.

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