Il gruppo consiliare “Riprendiamoci la Città” del Comune di San Cataldo, rappresentato dal Consigliere Giampiero Modaffari, ha formalmente presentato una mozione consiliare per chiedere la rimodulazione del provvedimento che ha istituito la sosta a pagamento nel piazzale di Largo Santa Fara, nell’omonimo quartiere storico di San Cataldo (CL). Mozione rivolta per l’approvazione all’intero civico consesso, sarà discussa in occasione del primo consiglio comunale utile.
La mozione è stata depositata in data 01/12/2025 e mira a invertire una decisione amministrativa che ha generato “forte dissenso” e un “legittimo allarme sociale” tra i residenti.
Infatti il quartiere di Santa Fara rappresenta una porzione storica, identitaria e sociale del centro abitato di San Cataldo. La sua conformazione urbanistica, tipica dei centri storici, è caratterizzata da viabilità stretta che spesso rende impossibile la sosta veicolare lungo i lati delle strade, persino su un solo lato.
Per questo motivo, il piazzale di Largo Santa Fara è storicamente l’unica area idonea e destinata alla sosta dei veicoli dei residenti. La maggior parte dei piani terra degli edifici nel quartiere è adibita a uso residenziale (Ex Dammusi) e presenta una quasi totale assenza di autorimesse o spazi privati per la sosta, creando una dipendenza strutturale dall’area pubblica di Largo Santa Fara.
Nonostante queste specifiche necessità, l’Amministrazione Comunale ha recentemente affidato una gara per la gestione della sosta a pagamento, e il gestore affidatario ha iniziato in questi giorni a installare i parchimetri anche nel suddetto piazzale.
Tale decisione è stata accolta con profonda contrarietà dalla cittadinanza locale. Una protesta vibrata e articolata è apparsa sui social network da parte dei residenti, i quali hanno sottolineato:
· la storica gratuità e la funzionalità dell’area come parcheggio di servizio essenziale per i residenti.
· l’assenza di alternative plausibili per la sosta veicolare.
· il rischio concreto di accelerare lo spopolamento del centro storico, che è già in una fase avanzata di decadimento demografico e sociale.
· l’introduzione di costi per la sosta come un ulteriore onere per una popolazione già provata da disagi logistici e da una ridotta capacità economica, in particolare tra gli anziani.
Inoltre, l’area ospita due attività artigianali locali, vitali per l’economia e la socialità del quartiere, che rischiano di subire un danno indiretto ma significativo a causa della riduzione della fruibilità dell’area da parte di clienti, fornitori e operatori.
La prova del vasto dissenso popolare è data dalla rapida raccolta di numerose firme di cittadini residenti e delle zone limitrofe a sostegno della richiesta di revoca del parcheggio a pagamento.
La mozione evidenzia come il provvedimento di tariffazione della sosta in Largo Santa Fara non sia stato preceduto da alcun confronto con la comunità locale né da una valutazione d’impatto sociale e urbanistico.
Il gruppo consiliare “Riprendiamoci la Città” ribadisce che il Comune di San Cataldo ha il dovere costituzionale e statutario di tutelare il benessere dei propri cittadini, in particolare quelli più fragili e radicati nei contesti storici. L’obiettivo di ripopolamento e rigenerazione del centro storico non può essere perseguito attraverso l’introduzione di ostacoli economici e logistici alla residenza.
Al fine di evitare un ulteriore e effettivo spopolamento del centro storico e per attivare i necessari confronti con la comunità locale e l’elaborazione di una valutazione d’impatto sociale e urbanistico, la mozione impegna il Sindaco e la Giunta Comunale a:
Rimodulare il provvedimento di istituzione della sosta a pagamento nel piazzale di Largo Santa Fara.
Ripristinare, senza oneri per i cittadini, l’uso storico dell’area come parcheggio gratuito per i residenti del quartiere e non solo.
Convocare un tavolo di confronto con i residenti del quartiere Santa Fara, le associazioni di quartiere e le attività artigianali locali, per definire congiuntamente soluzioni condivise per la gestione della mobilità e della sosta nel centro storico.
Il gruppo “Riprendiamoci la Città” auspica il più ampio sostegno trasversale da parte dell’intero Consiglio Comunale, nella convinzione che la difesa della comunità locale, del suo tessuto sociale e della sua identità storica costituisca un interesse comune e non divisivo.

