“Relazioni sbagliate, dati errati, tubi rotti. Il disastro idrico siciliano è costellato di inefficienze che superano qualunque forma di vergogna”. È la denuncia di Coldiretti Sicilia. Anche ieri le paratie della diga Trinità, a Castelvetrano, nel Trapanese, sono state aperte, afferma Coldiretti, “e come è già successo nei mesi scorsi e da anni, la preziosa risorsa è andata dispersa davanti agli occhi increduli degli agricoltori”. Il ministero delle Infrastrutture, per ragioni di sicurezza, ha imposto che l’acqua dell’invaso che serve le campagne del Trapanese non può superare quota 62 metri. La parte in eccesso viene sversata in mare. “Non si può accettare una situazione del genere – ribadisce Coldiretti Sicilia – soprattutto in relazione al disinteresse della politica che non ha ancora ben capito che la soluzione è solo una: continuare a puntare sugli invasi aziendali e interaziendali. Vedere che su questo non c’è un senso di responsabilità unanime è davvero incredibile. Negli ultimi anni sono state create cabine di regia, commissioni, tavoli tecnici, e ogni forma di struttura ma il risultato è che non piove e c’è siccità, piove e c’è siccità”. Coldiretti Sicilia ribadisce che “è finito il tempo delle attese e delle ulteriori commissioni. Bisogna trovare una soluzione perché gli agricoltori vogliono solo l’acqua. E questa si può avere con un sistema aziendale funzionante. Anziché buttare l’acqua in mare – conclude – bisogna creare un sistema di raccolta che la faccia arrivare in campagna”. (ANSA).
Coldiretti Sicilia: “Sull’acqua superato il limite della vergogna”
Gio, 27/11/2025 - 11:45
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