Salute

Montedoro, l’assessore Debora Duminuco: “No alle dipendenze, sì alla vita” Una riflessione accorata sull’estate, i giovani e il futuro di un’intera comunità

Redazione

Montedoro, l’assessore Debora Duminuco: “No alle dipendenze, sì alla vita” Una riflessione accorata sull’estate, i giovani e il futuro di un’intera comunità

Lun, 04/08/2025 - 01:04

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In un momento dell’anno in cui le serate estive si fanno più vive e sociali, e in cui le occasioni di incontro si moltiplicano, l’assessore comunale Debora Duminuco ha voluto condividere con la cittadinanza una riflessione profonda e sentita sul tema delle dipendenze. Un messaggio che non punta a elencare episodi, ma a stimolare consapevolezza, responsabilità e prevenzione, soprattutto tra i più giovani. Di seguito il testo integrale:

«Non voglio elencare episodi e fatti accaduti nel nostro piccolo paese e dintorni, ma voglio semplicemente far riflettere sul fenomeno della dipendenza.

È fondamentale promuovere la consapevolezza sui campanelli d’allarme, sia nei suoi aspetti comportamentali, sia nei suoi aspetti fisici, e incoraggiare la ricerca di aiuto professionale quando necessario. Gli adolescenti sono sempre più attratti dal consumo di stupefacenti, come droga, alcol e giochi d’azzardo.

Con le serate estive, che spesso includono maggiore socializzazione e occasioni di festa, aumenta il rischio di problemi legati all’alcol, specialmente tra i giovani.

In un lasso di tempo limitato, e il cui scopo è l’ubriacatura immediata con conseguente perdita di controllo, questo fenomeno è legato a diversi fattori, tra cui la disponibilità di alcol, la tendenza a bere di più in gruppo e la percezione ridotta dei rischi cui si va incontro.

I pericoli che ne derivano sono gravi, sia per la propria salute che per la sicurezza.

Personalmente penso che la pressione sociale e l’emulazione sul consumo di alcol siano influenzati dalla pressione dei pari e dal forte desiderio di integrarsi in un gruppo, a volte anche per evitare l’esclusione sociale.

Sappiamo bene che i giovani possono essere più vulnerabili agli effetti dell’alcol, con un rischio maggiore di sviluppare problemi di dipendenza e altre conseguenze negative. Per questo è importante essere consapevoli dei rischi associati all’alcol, soprattutto durante le serate estive, e adottare comportamenti responsabili per proteggere la propria salute e quella degli altri, promuovendo il benessere collettivo.

Per affrontare i problemi di dipendenza, sono necessarie misure preventive che agiscano su vari fronti e che comprendano una serie di azioni: dalla promozione della salute alla sensibilizzazione, fino a poter individuare tempestivamente i comportamenti a rischio e intervenire con strategie di sostegno mirate, prima che la dipendenza si instauri e al fine di raggiungere obiettivi educativi.

Occorrono interventi a livello individuale e familiare, insegnando ai giovani a gestire lo stress, le emozioni negative e a sviluppare una buona autostima, elementi fondamentali per resistere alle pressioni sociali e alle tentazioni.

C’è bisogno di puntare, attraverso i nostri interventi, a rafforzare i legami familiari, promuovendo una comunicazione aperta, dove i giovani si sentano liberi di esprimere le proprie difficoltà e di chiedere aiuto.

Tra qualche mese sarà alle porte un altro traguardo, un altro progetto di Gesù (come lo chiamo io).

Ho sempre pensato che dalle nostre parti del Vallone ci mancasse un servizio pensato per offrire uno spazio sicuro a chiunque abbia bisogno di essere ascoltato.

Questo servizio si basa sull’ascolto empatico, in cui le persone si sentano libere di esprimere le proprie emozioni, preoccupazioni o bisogni, e senza giudizio.

Questo finalmente potrà essere possibile grazie ad alcuni volontari che, per adesso, si stanno preparando con adeguati corsi a Serradifalco.

Avremo una risorsa per il territorio in contesti sociali sempre più complessi, dove il ruolo della prevenzione è essenziale.

L’obiettivo sarà di fornire supporto, ma se necessario, aiutare le persone a trovare le risorse e le soluzioni più adatte alle loro esigenze.

Al Centro di ascolto potrà rivolgersi:

chiunque stia vivendo un momento difficile e abbia bisogno di qualcuno;

chi si sente solo, depresso o ansioso;

chi sta affrontando problemi familiari, lavorativi o relazionali;

chi ha problemi di dipendenza o conosce qualcuno che ne soffre (le dipendenze da sostanze: abuso di droghe, alcol, farmaci e nicotina; le dipendenze comportamentali includono: il gioco d’azzardo, lo shopping compulsivo, la dipendenza da internet, i disturbi alimentari).

Il centro di ascolto è un servizio prezioso per la comunità.

Ho creduto sin dal primo giorno a questo progetto e spero possiamo al più presto metterci al servizio dinanzi ai grandi svariati disagi che colpiscono tutte le fasce di età: alcol, dipendenze, giochi d’azzardo. Tutti in una realtà che fanno soffrire e che offendono la dignità della persona.

Concludo augurandomi di poter attuare in futuro interventi anche a livello scolastico, con programmi di prevenzione nelle scuole, fornendo agli insegnanti gli strumenti per riconoscere i segnali di rischio e per poter intervenire in modo appropriato. Ma anche interventi a livello comunitario, attraverso campagne di sensibilizzazione, informando la popolazione sui rischi legati all’uso di sostanze e rendendo accessibili servizi di consulenza.

Mettendo in atto misure per ridurre i rischi associati all’uso di sostanze potremmo dire: NO ALLE DIPENDENZE, SÌ ALLA VITA.»**

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