Ombrelloni chiusi, file di lettini vuoti e spiagge deserte: anche in pieno agosto, le immagini che arrivano dai litorali italiani raccontano di una stagione balneare in grave affanno. Secondo il Codacons, la causa principale è da ricercare nell’aumento incontrollato dei prezzi praticati dagli stabilimenti.
“I costi per una giornata al mare sono ormai fuori dalla portata di moltissime famiglie italiane. Non sorprende che sempre più cittadini rinuncino alla spiaggia o cerchino soluzioni alternative. È un paradosso tutto italiano: stabilimenti vuoti in piena estate e operatori che si lamentano, ma senza fare nulla per rendere il mare davvero accessibile a tutti.” Lo afferma Francesco Tanasi, giurista e Segretario Nazionale Codacons.
Il Codacons lancia quindi un appello urgente agli operatori balneari:
abbassare immediatamente i prezzi, per salvare la stagione e garantire il diritto alla fruizione del mare, bene pubblico per eccellenza, da parte di ogni cittadino, indipendentemente dalla sua condizione economica.
“Non servono lacrime di coccodrillo – continua Tanasi. Se non si interviene subito sui costi, intere fasce della popolazione verranno escluse dal mare, con gravi ricadute sia sociali che economiche per le stesse imprese balneari.” – conclude Tanasi.

