Dopo le denunce per interruzione di pubblico servizio depositate dal sindaco e dal consiglio comunale di Caltanissetta a seguito dei gravi disagi legati alla carenza idrica, si è svolto ieri in Prefettura un vertice cruciale sul tema. Alla riunione, presieduta dal prefetto Licia Messina, hanno partecipato i vertici di Siciliacque, il presidente dell’Ambito Territoriale Idrico Massimiliano Conti e il sindaco Walter Tesauro.
L’incontro si è concentrato sulla rete del sovrambito – ovvero la parte dell’infrastruttura idrica non gestita direttamente dal Comune – e sulla necessità urgente di un piano di interventi per risolvere le criticità. Siciliacque ha presentato un progetto di manutenzione straordinaria sull’acquedotto Ancipa-Blufi, che prevede la sostituzione di circa 3,3 chilometri di condotte, in tratti particolarmente compromessi dell’impianto. Alcuni lavori, tra cui quello in contrada Sabucina, sono già stati completati nelle scorse settimane.
Il piano complessivo, finanziato con 2,7 milioni di euro stanziati dalla Protezione civile nazionale (ordinanza n. 1084 del 2024), dovrebbe concludersi entro marzo 2026. L’obiettivo è recuperare una media di 17 litri al secondo di acqua, ottimizzando così la fornitura idrica al capoluogo nisseno.
L’acquedotto Ancipa, realizzato negli anni ’70 e potenziato nel decennio successivo, resta il principale asse di approvvigionamento idrico per la città. Tuttavia, l’età dell’infrastruttura e i ripetuti guasti richiedono un intervento profondo e programmato.
Con l’ingresso di Italgas nella compagine societaria di Siciliacque, l’azienda ha deciso di rafforzare gli investimenti lungo le dorsali idriche regionali. “Abbiamo scelto – spiegano da Siciliacque – di puntare su interventi strutturali in grado di generare benefici progressivi al sistema. Nonostante le numerose emergenze idriche in Sicilia e le difficoltà nel reperire materiali, legate anche alle tensioni internazionali, i lavori sono stati avviati e stanno procedendo grazie alla nostra capacità operativa”.
Il confronto in Prefettura si inserisce in un momento particolarmente delicato per la città, dove i disservizi legati all’acqua sono diventati ormai una questione quotidiana per centinaia di famiglie. Ma dal tavolo tecnico emerge un primo segnale di impegno concreto: il tempo dirà se gli interventi promessi riusciranno a restituire ai cittadini un servizio all’altezza delle esigenze.

