Siciliano di origine, con una lunga storia di emigrazione alle spalle e una piccola chiesa dedicata a Sant’Agostino, oggi un rudere, dove a metà del 1800 si erano sposati i bisnonni Santi Riggitano e Maria Alioto. Da Milazzo (Messina), in quella che oggi si chiama via Madonna del Lume, perché proprio all’interno della chiesa si trovava l’omonimo dipinto, poi disperso, dedicato a Maria, il settimanale dei Paolini “Maria con te” ricostruisce l’albero genealogico di papa Leone XIV. E già in quelle origini si ritrova il suo ‘dna’, con la spiritualità agostiniana e mariana. Uno dei nove figli di Santi e Maria, Salvatore Giovanni, andò Oltreoceano con una sorella, Vittoria, a raggiungere la maggiore, Rosa, ai primi del ‘900. Qui, dopo un primo matrimonio, s’innamorò di una ragazza di origini francesi e prese il cognome della seconda suocera (Prevost) per eludere lo scandalo: il loro secondogenito – scrive il settimanale ‘Maria con te’ – sarà il padre del futuro Pontefice. Ora tutta la comunità spera che il Papa visiti al più presto in città: intanto hanno spedito alla Santa Sede le carte che provano l’ascendenza. “Milazzo è mariana. Quando il Papa è stato eletto era il giorno della supplica alla Madonna di Pompei, io la mattina avevo chiesto alla Madonna il dono di un Papa. Dopo la fumata bianca quando affacciandosi da piazza San Pietro ha fatto recitare l’Ave Maria a tutti i fedeli ho pensato che la sua devozione alla Vergine era ed è un grande segno dei tempi”, racconta don Stefano Scalzo dalla parrocchia Nostra Signora del Santo Rosario. La madre del nonno del Pontefice, sempre stando alla ricostruzione del settimanale, Maria Alioto, era figlia di Vittoria Trusiano. Di questa famiglia a Milazzo c’è una discendente diretta, Maria Trusiano, 52 anni, trisnipote di Maria Alioto, mamma di nonno John o Giovanni e quindi lontana cugina del Pontefice. “Quando ho scoperto che il Papa aveva una lontana discendenza che rimandava ai Trusiano non ci credevo, perché siamo davvero pochissimi qui a Milazzo. Proveniamo da una famiglia di bottai perché già dal 1600 Milazzo ha avuto una forte vocazione vinicola. Mi sono sentita privilegiata”, dice la cugina del nuovo Papa, che con tanti altri sogna d’incontrare proprio qui. “Stiamo preparando una pergamena con tutti gli atti che abbiamo ritrovato e la indirizzeremo a Sua Santità, attendendo poi con pazienza un cenno da parte sua per poter essere ricevuti in un’udienza, anche pubblica. Vogliamo portare a papa Leone l’affetto della sua famiglia siciliana e qualche dolcino tipico, qui siamo specialisti per la pignolata, un dolce che conserva il sapore delle origini”, spiega il sindaco di Milazzo Pippo Midili. (ANSA).
Trovate a Milazzo tracce delle origini della famiglia del Papa
Mer, 28/05/2025 - 11:30
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