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Mazzarino, D’Aleo e Vicari: “Dopo tanti anni per la prima volta la tradizionale Fiera di Fondachello non è stata realizzata”

Redazione 3

Mazzarino, D’Aleo e Vicari: “Dopo tanti anni per la prima volta la tradizionale Fiera di Fondachello non è stata realizzata”

Mar, 13/05/2025 - 08:52

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MAZZARINO. Livio D’Aleo e Santo Vicari intervengono in merito alla festa del Signore dell’Olmo e alla Fiera di Fondachello.

“Con precedenti comunicati avevamo invitato il Sindaco e la sua Amministrazione a riflettere sull’opportunità di non modificare le date della tradizionale Fiera di Fondachello, che da sempre si svolgeva alla fine di maggio. Il nostro appello nasceva dall’esigenza di evitare la sovrapposizione con la festa del compatrono, il Signore dell’Olmo.
Purtroppo, nonostante i numerosi inviti, l’Amministrazione ha scelto di procedere su una strada che si è rivelata del tutto inefficace.
Questa decisione ha evidenziato una preoccupante mancanza di conoscenza e rispetto verso le tradizioni e la storia della comunità amministrata. A Mazzarino, la festa del Signore dell’Olmo è un momento di profonda fede, spiritualità e intensa partecipazione popolare. Nei giorni che la precedono, i cittadini si impegnano con dedizione ad abbellire il percorso della processione, curando ogni dettaglio con amore. Ogni famiglia vive con orgoglio la presenza di un proprio caro tra i portatori della “vara”, simbolo di devozione e appartenenza.
In questo contesto di intensa partecipazione collettiva, era evidente che i cittadini non avrebbero potuto né voluto distrarsi per partecipare a una fiera.
Il risultato? Un danno economico concreto per gli operatori ambulanti, per le attività commerciali del nostro Comune .La Fiera di Fondachello, evento caro alla nostra comunità e ai Comuni vicini, non si è nemmeno svolta: una perdita doppia, culturale ed economica.
Va sottolineato che, nei giorni di fiera, Mazzarino ospitava abitualmente tra i 90 e i 100 ambulanti. Quest’anno, a causa di un’ordinanza infelice, non sono stati presenti, con un conseguente mancato introito per le già disastrate casse comunali.
Per rifare alla Fiera di Fondachello e rimediare a questo danno, il Sindaco deve emettere una nuova ordinanza, annullando quella attualmente in vigore, dichiarata “sperimentale” , un esperimento che, è evidente, è fallito.
Avevamo già evidenziato che, in un piccolo Comune come il nostro, gli eventi non devono essere accorpati, ma distribuiti strategicamente durante l’anno, per generare interesse, valore e turismo a sostegno dell’economia locale. La festa del Signore dell’Olmo è già un fortissimo motore aggregativo, che non ha bisogno di eventi collaterali per rafforzarsi.
La città è stanca di decisioni poco ponderate.
Rivolgiamo dunque un nuovo, accorato appello al Sindaco e alla sua Giunta: siate più riflessivi, più attenti alle esigenze reali del territorio, più concreti e coerenti nell’azione amministrativa.
Se la festa ha registrato un grande successo, attirando turisti e mazzarinesi residenti altrove, il merito è della Confraternita del Signore dell’Olmo, che con impegno e scrupolo dona ogni anno alla nostra comunità una celebrazione profonda, sentita e impeccabilmente organizzata. A loro va il nostro sincero e convinto ringraziamento.
Ribadiamo con forza che un’ordinanza sbagliata ha creato disagi agli operatori ambulanti, danni alle attività economiche locali e un mancato incasso per il Comune.
Dopo tanti anni, per la prima volta la tradizionale Fiera di Fondachello non è stata realizzata.
Signor Sindaco, questo è un primato che nessuno potrà toglierle.
Infine, vogliamo ricordare che anche la pulizia del Cimitero comunale Madonnuzza è avvenuta o sta avvenendo solo in seguito al nostro pubblico sollecito. Non lo diciamo per spirito polemico, ma per senso di responsabilità civica.
Prendiamo atto, positivamente, che l’Assessore si sta attivando per ripristinare il decoro del cimitero. Lo invitiamo, per il futuro, a garantire interventi più tempestivi e puntuali, affinché un luogo così importante non versi mai più in condizioni inaccettabili.
Per un futuro migliore di Mazzarino, per il rispetto delle sue tradizioni:
Signor Sindaco, rifletta, rifletta, rifletta.”