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Il calice dell’americano sacerdote mussomelese Amico donato e consegnato al Pontificio Collegio Urbano

Carmelo Barba

Il calice dell’americano sacerdote mussomelese Amico donato e consegnato al Pontificio Collegio Urbano

Ven, 19/04/2024 - 10:10

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MUSSOMELI – Il calice liturgico del compianto sacerdote americano di origine mussomelese, Don Charles (Calogero) Amico, ha raggiunto la sua meta definitiva, proprio dove ebbe inizio il suo uso, chiudendo così il cerchio: il Pontificio Collegio Urbano “de Propaganda Fide”.  Lo stimato sacerdote e professore di teologia per oltre 60 anni presso seminari ed istituti vari, il decano del clero di Buffalo, ha voluto lasciare il calice proprio alla sua “Alma Mater”, dove ha studiato dal 1946 fino al 1953 e dove ha detto sempre di aver passati i giorni più felici di tutta la sua vita. Ordinato il 21 dicembre 1952 nella Cappella Maggiore del Collegio, dal Cardinale Pietro Fumasoni Biondi, ha usato il calice per la prima volta, l’indomani, il 22 dicembre in occasione della sua prima Messa bassa nella stessa cappella.  Il novello sacerdote stesso aveva disegnato il suo calice, facendo riportare sulla sua base il sigillo del Collegio con il suo motto: ”Euntes, docete omnes gentes”: e sul retro l’immagine della “Mater Misericordiae”, Patrona del Collegio, con la scritta “Ad Jesum per Mariam”. Poi, accompagnato dai genitori, Alfonso (‘Michelinu’) e Giuseppina Giovino, che hanno regalato il calice al loro figlio neo-presbitero (il quinto dei sei figli), P. Calogero partiva per il loro paese nativo di Mussomeli dove fece l’ingresso solenne  proprio la vigilia di Natale, e l’indomani ha celebrato  la prima Messa Solenne nella parrocchia di famiglia, Sant’Enrico, assistito dall’allora Padre Parroco Calogero Cimò, come sacerdote assistente, P. Vincenzo (‘Angelico’) Sorce come diacono, e Don Francesco Canalella come sottodiacono; il panegirico l’ha tenuto P. Salvatore Calà, il “pipino” della Messa fu lo zio paterno Giuseppe Maria Amico e la “pipina”, la zia materna Grazia Giovino. Il prete, per tutto il suo cammino sacerdotale di ben 70 anni, ha portato l’amato calice in ogni luogo dove ha svolto il suo ministero: Italia, Stati Uniti, Trinidad, e Canada. Già nel 2020, all’età di quasi 92 anni, l’ex-alunno si è messo in contatto con l’allora rettore Mons. Vincenzo Viva (nominato nel 2021 vescovo di Albano) per esprimere il suo desiderio di lasciare il calice in dono al Pontificio Collegio Urbano “de Propaganda Fide”, proposta che Mons. Viva ha accettato subito.  P. Calogero morì serenamente, circondato dall’affetto dei  suoi tanti nipoti, all’età di 95 anni il 14 novembre 2023 a Buffalo. Il vescovo diocesano, Mons. Michael Fisher, ha celebrato la messa di suffragio il 20 novembre (concelebrata da 50 confratelli sacerdoti), usando proprio quel calice di ordinazione di 70 anni fa. Successivamente i nipoti hanno incaricato il loro cugino Brendan Young, che tante volte ha assistito da cerimoniere il suo cugino P. Amico con le celebrazioni liturgiche importanti, specie la festa della Madonna dei Miracoli a Buffalo, di portare il calice in Italia in occasione di una sua permanenza in Italia. E così è stato. Arrivato nella sua amata Mussomeli, il 22 marzo scorso, dopo una prolungata assenza di 6 anni, Brendan (la cui bisnonna Concetta Amico era una cugina di primo grado del compianto sacerdote) ha portato il prezioso calice proprio nella chiesa parrocchiale di famiglia di Sant’Enrico, dove l’attuale parroco, Don Francesco Mancuso , l’ha utilizzato per la Messa in “Coena Domini” la sera del Giovedì Santo. Da sottolineare che la Domenica di Pasqua, il parroco Mancuso ha indossato la pianeta romana, donata alla parrocchia nel lontano 1952 dallo ‘zi Peppi Maria, in occasione della prima Messa solenne del nipote P. Calogero, utilizzando invece il calice del fratello minore, Mons. Riccardo, che lui ha voluto lasciare alla parrocchia, dove celebrò la sua prima Messa solenne nel 1960; consegna avvenuta nel 2008, l’anno dopo della sua morte.  Da dire che dopo le feste pasquali trascorse a Mussomeli, Brendan è volato a Roma, dove il rettore del Pontificio Collegio Urbano, Don Armando Nugnes, ha organizzato la consegna del calice per la sera del 18 aprile,  vigilia dell’ Anniversario della Dedicazione della Cappella. Accolto dal Padre Rettore, Brendan, a nome dei cugini, nipoti di P. Calogero, ha donato il calice, adempiendo la volontà del parente sacerdote, Subito dopo è seguita la concelebrazione eucaristica solenne presieduta dallo stesso rettore, alla presenza di Sua Eccellenza Mons. Sebastian Shaw, OFM, arcivescovo di Lahore in Pakistan. Durante il saluto iniziale della messa, Don Nugnes ha ricordato l’ex-alunno P. Calogero, annunciando il dono del calice di ordinazione, utilizzandolo poi per la liturgia. Dopo la messa è seguita una cena nel refettorio del Collegio, alla fine della quale ha potuto prendere la parola Brendan, ringraziando la numerosa comunità per l’accoglienza, ricordando alcuni aspetti della lunga e feconda vita sacerdotale di P. Amico.

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