Salute

“Abbiate cura di andare oltre”. Cettina Andaloro si racconta

Nunzia Caricchio

“Abbiate cura di andare oltre”. Cettina Andaloro si racconta

Sab, 03/02/2024 - 12:04

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Da piccola sognava di diventare una ballerina; poi, il destino l’ha condotta a muoversi su un palco più ampio, fatto non di vari strati di legno e di ferro, ma ricoperto di asfalto e puntellato qua e là di verde, dove il pubblico non è fermo, seduto, a osservarla, ma le cammina intorno, la sfiora ed entra nel suo cuore come un raggio di sole che attraversa la finestra.

Concetta Andaloro, per tutti Cettina, si racconta, andando oltre la sua carica di assessore alle Politiche Sociali e Cimiteriali di Caltanissetta, e lasciando emergere la donna determinata e dolce e innamorata della sua città.

Ieri, Cettina era una persona che ha creduto fermamente nel proprio lavoro, mettendo passione e seminando valori saldi e sani, come il rispetto, il culto dei morti. A vent’anni, ha iniziato la sua professione di ostetricia all’ospedale di Caltanissetta, abbattendo i pregiudizi sulla sua acerba esperienza e conquistando la fiducia delle mamme che si affidavano alle sue mani e alla sua umanità per dare alla luce la parte più importante di loro stesse.

“Franca Accidenti è stata la mia maestra – dice Andaloro, con occhi lucidi di commozione al ricordo del viso di quella donna che le ha saputo insegnare anche la vita –, e da lei ho imparato tanto, facendo mio il suo sapermi dare”.

E ancora oggi, quando Cettina cammina per strada, viene fermata da qualche mamma che la riconosce e, insieme, rivivendo il momento doloroso, ma bellissimo, della nascita, non manca un nuovo “grazie”.

Poi, un’esperienza importante in sala parto segna, per Cettina, l’ultimo giorno di lavoro come ostetricia, professione che lascia volontariamente perché quell’episodio le solca un dispiacere difficile da appianare. Trova una seconda opportunità all’interno del Consultorio 2, in viale Regina Margherita, dove ritrova se stessa e riesce a offrire non solo la sua umanità, ma anche il suo talento e il suo sapere, organizzando corsi di preparazione al parto ai quali ha dato un’impronta indelebile.

E oggi? Chi è, oggi, Cettina Andaloro, oltre la sua carica di assessore?

“Oggi Cettina è quella che vorrebbe cambiare la sua città – continua –, la quale ho sempre desiderato volerla a misura di bambino”.

E diverse sono le iniziative a sua firma, come “AllattAmore”, dove elimina il tabù su di un gesto che è semplicemente naturale, ovvero l’allattamento al seno.

“Amo parlare con le persone, amo stimare ed essere stimata. Mi piace essere presente, sempre”.

La spontaneità di Cettina è palpabile; una persona comune, innamorata della propria città che si allontana dai titoli per sostituirli con la passione per il proprio lavoro, un mandato che cerca di compiere nel migliore dei modi, prestando cura e attenzione.

Contraria ai pregiudizi e alla disonestà, Cettina Andaloro ha imparato a riconoscere il cuore delle persone: “Quando io mi vedo, vedo gli altri”. E, infatti, una frase che lei ripete sempre a se stessa, che le dà forza è: “Io mi amo e amo gli altri”.

Pensiero positivo, azioni stimolanti, Cettina si mette in gioco tutti i giorni e anche quando le difficoltà sono tante, lei cerca di vedere un barlume di coraggio nell’empatia con le altre persone; è consapevole di doversi mettere prima nei panni degli altri e poi di vestire i propri, affinché possa emergere l’amore e il senso di appartenenza per una città, Caltanissetta, che ha bisogno del sostegno dei propri cittadini per poter raccontare la bellezza che pervade ogni suo angolo.

Tuttavia, secondo un articolo del 2023, pubblicato da Il Sole 24 Ore, Caltanissetta risulta essere la 106esima su 107 provincie per qualità di vita. Cosa manca alla città per poter acquistare punti e salire in classifica?

“Sicuramente alcuni servizi mancano. Abbiamo ottime scuole, ma non le opportunità per permettere ai nostri ragazzi di restare”.

Eppure, Caltanissetta presenta diversi punti di forza, come il verde, risorsa naturale che la arricchisce anche paesaggisticamente; come la moltitudine di associazioni che praticano attivismo civico.

“Caltanissetta è molto inclusiva e solidale – afferma Andaloro –, ha bisogno di essere stimolata”.

Definita “assessore di strada”, inoltre, Cettina è attenta alle esigenze della comunità nissena, preferendo viverla, assaggiando ogni suo spicchio, anche aspro, anziché guardarla dalla finestra dell’ufficio. E Cettina racconta un episodio, avvenuto qualche tempo addietro, in cui insieme a un assistente sociale tentava di creare un contatto con una persona bisognosa, la quale non appena vedeva figure autoritarie scappava. Lontana dalle deleghe, Cettina ha preferito mettere le mani in pasta nella vicenda e dopo diversi giorni si è riusciti ad aiutare la persona in questione, segnata dal peso della vita: “Per me era normalissimo “correre” per strada, insieme all’assistente sociale per aiutare quella persona”.

E da lì, Cettina si rende conto a cosa sarebbe andata incontro nel suo incarico, consapevole che aiutare gli altri, stargli accanto era ciò che desiderava fare. “Franca Accidenti mi disse: ʻGli anelli non ti devono cadereʼ; e a me non sono mai caduti. Ce li hai o non ce li hai, devi fare quello che devi fare”.

Cettina Andaloro, assessore di strada, donna generosa e pienamente umana, umile e con un cuore pregno di speranza, conclude pronunciando una frase carica di emotività per Caltanissetta, piccolo seno dell’entroterra siciliano, che sembra essere dimenticato da dio; un messaggio dedicato ai suoi cittadini affinché la città possa risollevarsi e darsi il valore che merita: “Abbiate cura di guardare oltre”.

Andare oltre le apparenze, oltre il negativo; camminare oltre i confini, nuotare oltre i mari dei pregiudizi.

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