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Italia, abusi punitivi contro la nipote: condannati gli zii. Per i magistrati si trattò di violenza sessuale di gruppo

Redazione

Italia, abusi punitivi contro la nipote: condannati gli zii. Per i magistrati si trattò di violenza sessuale di gruppo

Ven, 19/01/2024 - 18:05

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Un raid punitivo contro la nipote che aveva fatto denuncia per lamentare abusi subiti da uno dei due, sia da lei che dalla sorella, per sette anni e fin da bambine. Per questo i due zii della giovane – entrambi ultraquarantenni – sono stati condannati per violenza sessuale di gruppo: il mandante del raid a sei anni e l’esecutore materiale a 8.

Al termine del rito abbreviato – come riportato dai quotidiani locali – il Gup Corrado Schiaretti ha inoltre condannato i due a risarcire la giovane, parte civile con l’avvocato Simone Balzani, con danni da quantificare in separata sede del Tribunale di Ravenna.

La contestata violenza si era verificata a inizio febbraio 2021 in una abitazione del Ravennate, là dove si era presentato uno dei due zii assieme ad altre due persone, al momento rimaste ignote, per convincere la giovane a ritirare la denuncia. Al rifiuto della ragazza, secondo l’accusa erano scattati gli abusi di gruppo per punirla. I due imputati hanno sempre sostenuto che in quel frangente si trovavano invece dall’allora avvocato in Veneto: un alibi che in prima battuta aveva retto spingendo il Riesame alla scarcerazione dopo il fermo della Procura applicato dalla polizia.

Ma sia le verifiche della squadra Mobile ravennate – coordinate dal Pm Angela Scorza – che le parole della giovane sentita in incidente probatorio, avevano confermato l’accusa. In particolare proprio durante la visita dall’avvocato, i due – a causa della notifica di atti per altro procedimento – avrebbero potuto apprendere il nuovo indirizzo della giovane.

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