Poste italiane, migliaia anche quest’anno le letterine indirizzate a Babbo Natale che transitano nei circuiti dell’azienda. I portalettere ritirano ogni giorno sacchi pieni di desideri.
In quasi tutte un pensiero per i bimbi a Gaza.
Miriam, chiede a babbo natale un regalo speciale che “i bimbi trovino sotto l’albero cibo amore e una casa se non ce l’hanno, per me non preoccuparti ho una famiglia che amo e che mia amano tanto, ho cibo e le cose buone”.
Santina, in foto, sorride davanti ad una cassetta postale. In questi giorni il suo consueto giro di lavoro ha ritmi ed emozioni che le riempiono il cuore di gioia, come lei stessa sostiene. Il suo sacco all’improvviso torna a riempirsi. E la sua “gita”, come si chiama in gergo postale il tragitto che ogni portalettere percorre per ritirare e consegnare la posta, assume un sapore tutto diverso.
La letterina che l’ha colpita di più? Quella di Alessia, che dice a Babbo Natale che qui le cose non vanno molto bene perché ci sono molte guerre. E chiede di regalare a quei soldati cattivi i “tappi grandi per chiudere i cannoni, andare a nascondere le armi in cambio lasciare un fiore” .
“Lo aspetto tutto l’anno questo momento. – dice la portalettere. Quando apro lo sportellino, sento subito quell’inconfondibile buon profumo di inchiostro che sa di altri tempi. E quel rumore soffice della carta che scivola nel sacco. È talmente raro ricevere lettere scritte ancora a mano che se non fosse per il Natale avrei certamente dimenticato tutto questo”
Momento che, come tutti sappiamo, aspettano tutti i bimbi del pianeta che in questi giorni, come tradizione vuole, scrivono letterine a penna da ogni angolo dove. Ed è immaginabile che in ogni dove ci sia lo stesso sentire, almeno in tema di guerra. L’anno scorso era l’Ucraina. E quest’anno, come si legge in molte lettere dei bimbi Siciliani, tutti rivolgono un pensiero alla guerra in Israele.
Certamente ognuno di loro ha sogni e desideri diversi, personalissimi. Senz’altro legati al vissuto familiare, scolastico e sociale. Eppure i regali particolarmente di moda, come le scarpe jordan, i droni e super Mario, sono richiesti dai più.
C’è chi si fa portavoce della classe e chiede per tutti la neve a Caccamo. E un Natale normale per tutti i bimbi del mondo, come il loro. Marta invita Babbo Natale a chiudere un occhio se non si è comportata benissimo, perché vuole un minifrigo. O chi come Andrea, che lo chiede a lui se pensa sia stato buono e quindi meritevole della carta Pokemon. Con l’occasione chiede anche a babbo natale se gli piace il suo lavoro. E poi, visto che siamo in Sicilia “ma tu, vuoi che finisca la mafia?”
E alla fine lo ringrazia per averlo ascoltato. Baci e abbracci e buon Natale