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Caltanissetta: la biblioteca itinerante fa tappa in centro storico

Redazione 3

Caltanissetta: la biblioteca itinerante fa tappa in centro storico

Dom, 29/10/2023 - 10:30

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“Leggere libri è il gioco più bello che l’umanità abbia inventato” diceva la poetessa polacca premio Nobel Wisława Anna Szymborska. Alle sue parole si rifà la biblioteca itinerante della Fondazione Alessia, espressione di Casa Rosetta, che sta realizzando il progetto “Luoghi comuni: per una cultura inclusiva e partecipata “finanziato dal bilancio partecipativo del Comune di Caltanissetta. La biblioteca itinerante ha fatto tappa in centro storico. Con il coinvolgimento dell’associazione S. Agata-Copiosa Redenzione le attività hanno riguardato i bambini e le bambine che svolgono settimanalmente il doposcuola, insieme a loro anche venti studentesse del Manzoni Juvara che stanno svolgendo il Progetto di competenze trasversali e orientamento (PCTO, la nuova versione del progetto di alternanza scuola-lavoro) all’interno di Casa Rosetta, sotto la guida di educatori professionali, hanno trascorso un pomeriggio alla scoperta del piacere della lettura attraverso i vari laboratori.

Dal testo alla scrittura creativa fino alla messa in scena delle fiabe più amate da sempre. Tre i momenti più rilevanti dell’incontro, dal laboratorio di lettura a quello di scrittura creativa fino a quello teatrale. Sono stati proprio i ragazzi e le ragazze a realizzare trucco e costumi scenici con tanta fantasia e creatività. Un modo per dimostrare che la cultura ha tante facce tutte divertenti e affascinanti. Una biblioteca che parte dal valore del libro come mezzo di cultura e giunge al piacere della lettura fino al potenziamento di competenze e della creatività. “C’era una volta” è una delle frasi più amate e conosciute da tutte le generazioni, eppure da un’analisi pubblicata su Asud’europa emerge che la Sicilia sia l’ultima tra le regioni d’Italia a leggere, infatti solo il 33,8% dei bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni legge.

L’allarme povertà educativa assume di anno in anno proporzioni preoccupanti se si guarda al costante aumento del fenomeno che non vede rallentare e tantomeno invertire la tendenza dei dati. Nell’intera regione solo 30 comuni siciliani su 391, hanno più di una biblioteca e 273 ne hanno una. E se Caltanissetta è terzultima seguita da Enna e Ragusa, la più virtuosa tra le città siciliane è Palermo con 34 biblioteche, seguita da Catania che ne ha 14 e 10 Messina.

Povertà economica e povertà educativa camminano di pari passo, essendo la prima causa della seconda. E con il peggioramento delle condizioni economiche peggiorano anche le condizioni sociali delle famiglie. L’abbandono scolastico è una triste realtà. Un minore su 7 smette di studiare, c’è chi non raggiunge neanche le competenze di base terminati gli studi, la fotografia territoriale purtroppo non ribalta il dato nazionale. Aumenta la percentuale dei giovani che non studiano, non lavorano e che non sono in formazione. Se prima ci si interrogava sul futuro dei giovani adesso le domande riguardano il loro presente. La cultura è l’unica certezza per riuscire a scegliere un futuro migliore e gli interventi socioeducativi in territori che hanno necessità di sostegno diventano necessari.

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