Salute

Migranti, insediamento abusivo: Trapani, sgomberati da ex cementificio

Redazione

Migranti, insediamento abusivo: Trapani, sgomberati da ex cementificio

Mer, 24/05/2023 - 10:43

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Sgomberato l’insediamento abusivo presso l’ex cementificio Calcestruzzi Selinunte, al confine tra i territori di Castelvetrano e Campobello di Mazara, occupato da oltre un decennio da lavoratori stagionali stranieri. L’area interessata e’ costituita da una ex fabbrica abbandonata all’interno della quale hanno trovato rifugio da oltre dieci anni numerosi lavoratori stranieri che ogni anno giungono nel territorio di questa provincia, fino a raggiungere il consistente numero di 800 presenze, in occasione della campagna olivicola, approntando abitazioni precarie e fatiscenti e vivendo in condizioni di assoluto degrado con conseguenti riflessi sulla salute e sull’ordine e la sicurezza pubblica. 

Nella notte tra il 29 e il 30 settembre 2021 l’ intero sito era stato distrutto da un grave incendio divampato per cause accidentali nel quale ha perso la vita un giovane originario della Guinea Bissau. Il gravissimo episodio non ha indotto gli occupanti ad abbandonare il sito, che e’ stato, invece, immediatamente rioccupato dai migranti che hanno riallestito in pochissimo tempo l’accampamento. 

 Per affrontare la questione, sin dall’8 giugno 2021 e’ stato istituito nella prefettura di Trapaniun tavolo permanente che si e’ riunito fino allo scorso 16 maggio al fine di individuare strategie condivise e creare le condizioni per una soluzione definitiva. Sin dai primi incontri si e’ posta la necessita’ di individuare e lavorare per una soluzione alloggiativa alternativa per gli occupanti che consentisse la definiva dismissione dell’insediamento abusivo che, oltre a presentare gravissime criticita’ sotto il profilo igienico-sanitario, favorisce lo sfruttamento lavorativo, il caporalato ed altri fenomeni di criminalita’. 

Grazie al supporto fornito costantemente dalla prefettura, anche attraverso il tavolo permanente, i Comuni di Castelvetrano e Campobello di Mazara hanno elaborato dei progetti per la realizzazione di insediamenti abitativi che sono stati gia’ Partecipa al finanziamento e sono attualmente in fase di realizzazione. In particolare l’Autorita’ di gestione dei fondi europei e dei programmi operativi nazionali, presso il ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica sicurezza, ha ammesso a finanziamento due progetti a valere sui fondi Poc Legalita’ 2014-2020, il progetto “Accoglienza nella legalita'”, proposto dal Comune di Castelvetrano, e il Progetto proposto dal Comune di Campobello di Mazara, inerente la realizzazione di un ostello per braccianti agricoli immigrati vittime di caporalato presso l’area dell’ex oleificio Fontane d’Oro, per un valore di circa 1.300.000 euro ciascuno. 

 Nelle more della realizzazione degli immobili, per i lavoratori stagionali regolari in concomitanza con l’avvio della campagna olivicola, e’ stato allestito, sia nel 2021 sia nel 2022, un campo presso l’ex oleificio Fontane d’oro a Campobello di Mazara , composto dai 50 moduli abitativi donati da Unhcr alla prefettura, che hanno accolto centinaia di lavoratori in un contesto di legalita’, grazie alla gestione curata dalla Croce Rossa italiana e finanziata dall’assessorato regionale alle Politiche sociali. 

Nonostante tale alternativa, un nutrito gruppo di lavoratori extracomunitari, verosimilmente privi dei requisiti per la regolare permanenza sul territorio, hanno voluto mantenere stabile dimora presso l’ex cementificio, rifiutando la possibilita’ di essere ospitati nell’ insediamento regolare allestito a Fontane d’Oro. In sede di Comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica ha quindi deciso di procedere allo sgombero dell’ex cementificio, “all’interno del quale si sono evidenziate nel frattempo numerose criticita’ e situazioni di evidente e diffusa illegalita'”. 

Il sindaco di Castelvetrano ha quindi invitato, lo scorso 21 febbraio, l’ordinanza di sgombero, che si e’ resa inevitabile oltre che per motivi di carattere igienico-sanitario anche per le precarie condizioni strutturali del cementificio, accertate dai vigili del fuoco nel corso del sopralluogo disposto da questa prefettura. Per poter dare concreta esecuzione all’ordinanza sindacale e prevenire nuove future occupazioni, si rende necessario, viene spiegato dalla prefettura, coordinare le attivita’ di bonifica del sito, demolendo i manufatti precari realizzati dagli occupanti e provvedendo allo smaltimento dell’immensa quantita’ di rifiuti, anche ingombranti, compreso l’amianto, accumulati negli anni all’interno dell’area. L’intervento di demolizione dei manufatti e delle opere abusive sara’ effettuato dal 4 Reggimento Genio Guastatori – Battaglione “Simeto” dell’Esercito, mentre i rifiuti presenti nella zona saranno rimossi e smaltiti dal Comune di Castelvetrano.

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