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Calcio: da Messi Mondiale al flop Italia, brillano Milan e Ancelotti

Redazione

Calcio: da Messi Mondiale al flop Italia, brillano Milan e Ancelotti

Sab, 31/12/2022 - 17:03

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La copertina se la prende il ‘diez’ argentino, e non potrebbe essere altrimenti. Lionel Messi che solleva la Coppa del Mondo è l’ultima immagine di rilievo del 2022 calcistico nonché una foto destinata a entrare nella storia. L’ultimo tango in un Mondiale della ‘Pulce’ è già leggenda: con il trionfo ai rigori sulla Francia, in una finale epica contro un Kylian Mbappé mostruoso, l’Argentina è salita sul tetto del mondo a 36 anni dall’ultima volta a Città del Messico. 

Il fuoriclasse del Psg eguaglia così il mito Maradona e fa gioire un paese intero, ancor più ai suoi piedi dopo il trionfo di Lusail. La Coppa del Mondo, per la prima volta disputata in inverno, ha spaccato in due una stagione anomala, iniziata ad agosto e destinata a concludersi a giugno dopo una pausa di oltre cinquanta giorni tra novembre e dicembre. La rassegna in Qatar ha sancito la definitiva consacrazione di Messi e la conferma di Kylian Mbappé come suo erede, viceversa per Cristiano Ronaldo, scaricato prima dal Manchester United e poi anche in patria dal ct Fernando Santos, sembrano essere arrivati ​​i titoli di coda di una carriera incredibile ma prossima a chiudersi, forse, nella gabbia dorata saudita dell’Al-Nassr.

La Coppa del Mondo 2022 verrà ricordata anche per l’emozionante cammino del Marocco, prima squadra africana ad approvare in semifinale dopo essersi sbarazzata nelle gare a eliminazione diretta di Spagna e Portogallo, e per il secondo exploit consecutivo della Croazia, che dopo la finale di Russia 2018 ha centrato il terzo posto guidato dalla classe di Luka Modric. Ma soprattutto resta una ferita aperta per il Calcioitaliano: la Nazionale per la seconda volta di fila non ha infatti staccato il pass per il Mondiale. 

Dopo Russia 2018 gli azzurri, secondi nel girone alle spalle della Svizzera, hanno mancato la qualificazione anche per la rassegna qatariota perdendo in maniera fragorosa ai playoff contro la Macedonia del Nord nell’amara notte di Palermo, una sorta di San Siro bis dopo la disfatta di quattro anni prima con la Svezia. La rete di Trajkovski al 92′ ha fatto piombare il movimento nostrano nell’oblio del Calciomondiale. Roberto Mancini, dopo qualche tentennamento, è rimasto il punto fermo a Coverciano da cui ripartire forte del successo dell’anno precedente all’Europeo, ma nel frattempo si è aperto un nuovo progetto sportivo, orientato ancor più sui giovani, in vista degli appuntamenti di Euro 2024 e soprattutto del Mondiale 2026.

A livello di club la Roma, vincendo la prima edizione della Conference League nella finale di Tirana, ha riportato una società italiana a imporsi a livello internazionale a dodici anni di distanza dal Triplete dell’Inter. Sempre con José Mourinho protagonista in panchina, oggi con i giallorossi, all’epoca con i nerazzurri. Un’annata dominata in Serie A dal trionfo del Milan, che ha conquistato il diciannovesimo scudetto a undici anni dall’ultima volta in una lunga e appassionante volata con Napoli e soprattutto Inter. Stefano Pioli ha compiuto un piccolo capolavoro costruendo di mattone in mattone un gruppo solido che, grazie ad alcune individualità di spicco come Rafael Leao, Theo Hernandez, Mike Maignan e Olivier Giroud, è riuscito a salire sul trono d’Italia scalzando i cugini rivali.

 In un 2022 da dimenticare per il Calcio italiano, l’unica luce arriva da Madrid: Carlo Ancelotti ha guidato i blancos alla quattordicesima Champions League (battuto il finale il Liverpool) diventando il tecnico più vincente nella storia della massima competizione europea con quattro trionfi tra Milan e lo stesso Real Madrid. Trascinatore assoluto Karim Benzema, autore di 15 gol in Champions e premiato con merito con il Pallone d’Oro davanti a Sadio Mané e Kevin De Bruyne.

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