Salute

Caltanissetta, nuovi rallentamenti per la piscina comunale: serve una delibera del Consiglio

Lino Lacagnina - La Sicilia

Caltanissetta, nuovi rallentamenti per la piscina comunale: serve una delibera del Consiglio

Mer, 24/08/2022 - 12:11

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Dovrà passare dal Consiglio Comunale di Caltanissetta la richiesta che il nuovo gestore della piscina di via Rochester ha avanzato all’ufficio tecnico per rendere l’impianto confacente alle indicazioni della Federazione Italiana Nuoto emanate durante l’emergenza Covid, ma anche per adeguarlo ai più moderni standard costruttivi che garantiscono condizioni climatiche ottimali e, nello stesso tempo, consentono di limitare il più possibile il consumo energetico.

“Queste nuove disposizioni – spiega Fabio Amato, responsabile amministrativo della RTI “Caltanissetta Sportiva” aggiudicataria della gestione per 9 anni – ci impongono di richiedere al Comune il rilascio di un “permesso di costruire” in deroga ai vigenti parametri urbanistici comunali. Si tratta di un iter piuttosto articolato e che si concluderà solo dopo l’adozione di un’apposita delibera consiliare”.

Alle ormai note vicissitudini che da oltre 3 anni hanno reso inutilizzabile l’impianto si aggiungono quindi altre lungaggini burocratiche che non permettono di prevedere quando la piscina potrà riaprire i battenti.

“Nel frattempo, insieme i nostri tecnici – aggiunge Amato, che è anche presidente della “Kiran Nuoto” di Caltagirone, partner del RTI assieme alla “FCD USA Sport” di Caltagirone (di cui è presidente Carmela Vespo) e alla “Kalta srl” di Caltanissetta (amministratore unico Daniele Patti) – stiamo lavorando alla rivisitazione degli impianti termoidraulici, segnatamente alla parte che afferisce al riscaldamento dell’acqua e degli ambienti, alla luce dell’aumento stratosferico del costo dell’energia, non prevedibile fino a qualche mese fa. Sono queste le ragioni del rallentamento nel cronoprogramma dei lavori, resosi necessario in considerazione del mutato quadro macroeconomico di riferimento”.

Il contratto con cui Comune ha affidato la gestione della piscina è stato sottoscritto l’11 giugno scorso e quel giorno è stata ipotizzata (pur senza impegni ufficiali) la possibile riapertura per il mese di ottobre, data che a questo punto difficilmente potrà essere rispettata. L’appalto (giudicato con delibera il 30 giugno 2021) prevede l’onere complessivo per il gestore di 206.239 euro oltre IVA.

Ma era espressamente previsto nel capitolato d’oneri che la ditta aggiudicataria si sarebbe dovuta fare carico (computando la spesa al canone dovuto) anche dei lavori di manutenzione straordinaria e dell’adeguamento degli impianti “fermi” da oltre 3 anni (spesa stimata circa 90 mila euro).

Analoga somma venne prevista per rimediare danni causati dagli atti vandalici compiuti nei tre anni in cui l’impianto è rimasto chiuso. Anche in questo caso, fu stabilito che ad anticipare la somma sarebbe stata la RTI, nella more di ottenere il risarcimento tramite la polizza assicurativa vigente.

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