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M5s: in Sicilia guerra di nervi e addii con vista su Regionali

Redazione

M5s: in Sicilia guerra di nervi e addii con vista su Regionali

Mer, 22/06/2022 - 14:02

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La frattura con Giuseppe Conte, che ha portato all’addio di Luigi Di Maio dal M5s, sta producendo effetti a cascata a tutti i livelli, gia’ visibili anche in Sicilia. Il gruppo all’Assemblea regionale, con i suoi 15 deputati, professa fedelta’ al capo politico, ma la spaccatura ha fatto scattare la conta. Tra gli irriducibili schierati con il ministro degli Esteri, ci sono alcuni big siciliani come l’ex capogruppo alla Camera Francesco D’Uva, originario di Capo d’Orlando. Per lui, infatti, “sono stati giorni molto difficili, ore calde, in cui molti di noi sono stati messi di fronte a un bivio cioe’ scegliere se assumere posizioni politiche solo per opportunismo partitico oppure garantire la stabilita’ e la credibilita’ dell’Italia nell’interesse dei cittadini – sostiene – abbiamo scelto, senza esitazione alcuna, di fare il bene del Paese. Agli interessi partitici abbiamo interposto gli interessi degli italiani. Non e’ stata una scelta facile ne’ superficiale. Avvertiamo forte il senso di responsabilita’ di questo percorso con cui intendiamo gettare le basi per un futuro migliore, che riparta dai territori e dagli enti piu’ prossimi ai cittadini. Insieme”.

Un disagio covato negli ultimi tempi di cui non fa mistero anche la deputata di Bagheria, nel Palermitano, Caterina Licatini: “Non avrei mai pensato di abbandonare il movimento ma negli ultimi giorni ci sono state delle forzature che mi hanno fatto prendere questa posizione – spiega ad AGI – il malessere all’interno del movimento c’e’ sempre stato, ma nel tempo e’ peggiorato”. Non e’, assicura la deputata Licatini, “una questione di poltrone perche’ – dice ancora – sono al primo mandato cosi’ come molti dei deputati passati al nuovo gruppo, oltre 40 persone. Non e’ questo quello che ci ha spinto, ma lavorare per una squadra in cui alcuni si sono presi il timone in mano senza averne il merito e, soprattutto, in assenza di quel dialogo interno essenziale per un gruppo politico. Quando capisci che non ci sono piu’ i presupposti diventa impossibile andare avanti”. Tra chi ha scelto di rimanere nel movimento, invece, il sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri e la parlamentare palermitana Cinzia Leone che chiarisce: “Circola anche il mio nome tra quelli che potrebbero seguire Di Maio, che stimo e voglio bene. Lo smentisco”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il gruppo dei deputati regionali, come assicura il capogruppo all’Ars Nuccio Di Paola: “La scissione di Di Maio sul gruppo M5s regionale ha avuto impatto zero, nessuno dei 15 deputati che ne fanno parte lo seguira’ – spiega – le manovre di palazzo non ci interessano, qui siamo tutti concentrati a lavorare per le primarie e per dare alla Sicilia un governo che finalmente lavori proficuamente per dare risposte concrete ai bisogni dei siciliani”. Un appuntamento, quello delle primarie del centrosinistra ormai molto vicino (il 23 luglio) mentre a fine mese scadono i termini per presentare le candidature da parte dei partiti. E per sabato prossimo e’ prevista un incontro a Caltanissetta che servira’ proprio per individuare le disponibilita’ all’interno del movimento. “Gia’ sabato ci vedremo in una riunione aperta a tutti gli iscritti al M5s per serrare le fila e rinnovare gli stimoli che non ci sono mai mancati – ribadisce Di Paola che e’ anche il referente per i 5Stelle per la Sicilia – tutti, compresi i deputati a Roma, siamo pronti a fare quadrato intorno al Movimento e a moltiplicare gli sforzi in vista delle prossime scadenze elettorali”.

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