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Guerra Ucraina – Russia: corridoi umanitari e referendum per l’annessione dei territori occupati

Redazione 2

Guerra Ucraina – Russia: corridoi umanitari e referendum per l’annessione dei territori occupati

Gio, 31/03/2022 - 09:54

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Tutto pronto per un corridoio umanitario che questa sera dovrebbe aprirsi per chi vuole fuggire da Mariupol, in Ucraina. Il messaggio è arrivato alla vice prima ministra Iryna Vereshcuk dal Comitato Internazionale della Croce Rossa. “La Russia è pronta ad aprire un corridoio umanitario da Mariupol con transito per Berdyansk” e annuncia via Telegram l’invio da parte di Kiev di 45 autobus verso Mariupol. “Per oggi sono stati inoltre concordati i seguenti corridoi: ️per la consegna degli aiuti umanitari e l’evacuazione delle persone dalla citta’ di Melitopol; ️per un convoglio di persone con mezzi propri dalla citta’ di Energodar a Zaporizhia”.

Nel frattempo si riflette sul referendum sull’adesione alla Russia dell’Ossezia del Sud occupata da Mosca. Una votazione comunicata dall’agenzia russa Tass e che potrebbe aver luogo a maggio-giugno. Lo riferisce l’agenzia russa Tass, aggiungendo che il primo vicepresidente della commissione della Duma di Stato per gli affari della Comunità di Stati Indipendenti (Csi), l’integrazione eurasiatica e le relazioni con i compatrioti Viktor Vodolatsky ha affermato che l’ingresso dell’Ossezia del Sud in Russia è “il sogno di molti dei suoi abitanti dal 2008”.

Nel frattempo l’Italia sta lavorando per consentire di ultimare le procedure di adozione già avviate e concluse prima della guerra e favorire il ricongiungimento familiare. “Naturalmente – ha dichiarato Elena Bonetti, ministra per la Famiglia e le Pari opportunità, in una intervista a ‘La Repubblica’ – nel pieno rispetto della Convenzione dell’Aja e delle autorità di Kiev e degli accordi in essere con il governo ucraino. Per i bambini abbinati a coppie italiane e che oggi si trovano in zona di guerra potrebbe esserci l’affido familiare, istituto che nel nostro Paese è disciplinato dallo Stato, a quelli che poi diventeranno i loro genitori. La nostra proposta alle autorità ucraine è che, nei casi in cui ci sia già stato un abbinamento con il bambino, talora anche l’incontro, si possa procedere con l’affido familiare. Per completare poi l’iter adottivo non appena sarà possibile. È un modo per tutelare minori oggi in zone a rischio”.