Salute

8 Marzo, per 77% donne europee la pandemia ha causato un aumento della violenza fisica

Agenzia Dire

8 Marzo, per 77% donne europee la pandemia ha causato un aumento della violenza fisica

Lun, 07/03/2022 - 10:07

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Per la Giornata internazionale dei diritti della donna dell’8 marzo, il Parlamento europeo ha commissionato un sondaggio dedicato alle donne europee, per aspetti relativi all’impatto della pandemia su vari della loro vita. I risultati dell’indagine hanno prodotto l’impatto significativo della pandemia sia a livello sia personale che professionale, come anche un forte aumento dei livelli di contro le violenze donne. 

VIOLENZA – Tre donne su quattro (77 %) nell’Ue ritengono che la pandemia diCOVID-19 abbia determinato un aumento della fisica ed emotiva nei confronti delle donne. In tutti i paesi tranne due (Finlandia e Ungheria) questo risultato è superiore al 50%, con risultati che soddisfano il 93% in Grecia e il 90% in Portogallo, vicino al 84% per l’Italia. Le donne identificano aumentare le diverse misure chiave per affrontare la questione della violenza nei loro confronti: rendere più facile denunciare le violenze contro le donne, anche alla polizia (58%, a livello UE, e prima misura in Italia 62%), le possibilità per le donne di cercare aiuto, per esempio attraverso hotline telefoniche (40%), aumentare la sensibilizzazione e la formazione della polizia e della magistratura in materia (40%), potenziare l’indipendenza finanziaria delle donne (38%). 

CONSEGUENZE ECONOMICHE E FINANZIARIE – Il 38% delle intervistate ha dichiarato che la pandemia ha avuto un impatto negativo sul loro reddito personale. I risultati ottenuti dal 60% in Grecia al 19% in Danimarca, mentre in Italia lo hanno dichiarato il 46%. Secondo il 44% delle donne intervistate, la pandemia di COVID -19 ha anche avuto un impatto negativo sull’equilibrio tra vita professionale e vita privata. Questo vale per più della metà delle donne a Cipro (68%), in Grecia (59%), a Malta (58%), in Lussemburgo (56%), in Italia (52%), in Portogallo (52%) e in Ungheria (51%). Infine, ma non meno importante, il 21% delle donne sta valutando o ha deciso di ridurre permanentemente il tempo che dedica al lavoro retribuito. In linea con la media Ue, la percentuale italiana, che si assesta al 23%.

SALUTE MENTALE – Dall’inizio della pandemia, le donne sono state più soggette a preoccupazioni per la mancanza di amici e familiari (44% in Ue, 36% in Italia), più ansiose e stressate (37% Ue, 49% Italia) e normalmente preoccupate per il loro futuro (33% Ue, 38% Italia). È opinione comune tra le donne che le misure messe in per fermare la diffusione della pandemia hanno avuto un forte impatto sulla loro salute mentale. Alcune categorie sociali sono state più colpite di altre, a seconda del tipo di misura: circa la metà delle donne con figli di età inferiore ai 15 anni afferma che la chiusura delle scuole e degli asili ha avuto un forte impatto sulla loro salute mentale. 

COSA POSSONO ASPETTARSI LE DONNE DAL PARLAMENTO EUROPEO? – Le donne nell’ Ue ritengono che il Parlamento europeo dovrebbe osare priorità alle seguenti problematiche: tratta e sfruttamento sessuale di donne e bambini (47%), violenza mentale e fisica contro le donne (47%), divario retributivo tra donne e suo impatto sullo sviluppo professionale (41%), maggiori difficoltà per le donne nel conciliare vita privata e lavorativa (31%), protezione di donne e ragazze appartenenti a gruppi vulnerabili (30%). In Italia, le donne intervistate hanno messo al primo posto delle priorità per il Parlamento, la mentale e fisica contro le donne (42%), seguita da l’equilibrio vita-lavoro (40%) e la tratta e lo sfruttamento sessuale di donne e bambini (32%)

La presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, accogliendo con favore i risultati dell’indagine, ha dichiarato: “Le donne sono state colpite più duramente dalla pandemia di COVID-19. Sono state colpite mentalmente e finanziariamente. Questo deve finire. Il Parlamento europeo sta agendo per cambiare questa situazione”. 

Il presidente della commissione sui diritti delle donne Robert Biedron ha detto: “I risultati del sondaggio Eurobarometro confermano ciò che già sappiamo: la pandemia di Covid ha colpito in modo sproporzionato le donne e le ragazze in una miriade di modi. Dall’aumento della violenza di genere, all’aumento del carico di cura, dall’impatto economico su settori sproporzionatamente popolati da donne, all’ insicurezza dei contratti di lavoro. Ma le crisi possono anche essere fonte di opportunità: una possibilità di ricostruire meglio. La ripresa dovrebbe quindi mettere le donne al centro delle soluzioni, che porteremo avanti anche attraverso il nostro lavoro”. 

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