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Caltanissetta, Antenna RAI. Protesta delle Associazioni ambientaliste: “gravi responsabilità civili e penali”

Redazione 2

Caltanissetta, Antenna RAI. Protesta delle Associazioni ambientaliste: “gravi responsabilità civili e penali”

Dom, 21/11/2021 - 09:14

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Riceviamo e pubblichiamo una nota delle sezioni locali delle principali associazioni ambientaliste della città in merito allo smontaggio dell’antenna RAI.

A seguire il testo integrale firmato da Ivo Cigna (Legambiente), Renato Mancuso (Comitato Parco Antenna S. Anna), Leandro Janni (Italia Nostra) ed Ennio Bonfanti (WWF).

In merito alle ultime note della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Caltanissetta, in cui la stessa “dichiara” che sull’Antenna Rai non insistono vincoli paesaggistici e culturali e, dunque, di non dovere dare alcuna autorizzazione, circa la SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) di demolizione dell’Antenna della Collina Sant’Anna, le scriventi Associazioni segnalano alle autorità preposte quanto segue:

 la sentenza TAR citata nelle note della Soprintendenza conduce nella direzione
esattamente contraria al parere di estraneità della stessa Soprintendente in quanto la sentenza stessa fa espressamente salvi i beni di interesse storico e tra questi
sicuramente vi è l’Antenna;

 l’Antenna Rai ha infatti, indiscutibilmente, alto e rilevante valore storico e ciò non
solo è dimostrato dai numerosi ed universalmente conosciuti studi sull’argomento da parte di insigni esperti del mondo scientifico ed accademico italiano e internazionale, ma è soprattutto confermato dalla relazione tecnico scientifica elaborata e ufficializzata proprio dalla stessa Soprintendenza in sede di richiesta di apposizione del vincolo culturale; la suddetta relazione è stata ufficialmente redatta e prodotta dalla Soprintendenza in data 03/03/2017 e illustra con ampie e dettagliate motivazioni, articolate in 9 pagine, il notevolissimo valore storico della
peculiare struttura reticolare;

 peraltro, tra i firmatari della suddetta relazione tecnica risulta lo stesso tecnico della Soprintendenza, architetto Ettore Di Mauro, che sottoscriverà poi la nota del
19/11/2021, in cui sempre la Soprintendenza comunica al Comune di Caltanissetta che per la SCIA di smontaggio della “struttura in ferro” non necessità alcuna autorizzazione, in quanto sulla stessa non ricade alcun tipo di vincolo storico-
culturale e neanche paesaggistico.

 Ci chiediamo:

  • come può la Soprintendenza di Caltanissetta improvvisamente “dimenticare”, rimuovere ciò che ha sempre sostenuto e propugnato?
  • Come può ritenere che la demolizione dell’Antenna Rai – bene da sempre
    ritenuto dalla stessa Soprintendenza come una delle più pregevoli testimonianze della storia delle telecomunicazioni – possa essere avallata frettolosamente e inopinatamente in quanto bene “privo di valore storico” ?
  • Come può liquidare una questione così importante (per la quale la vigente normativa assegna un termine di 180 giorni, proprio per la delicatezza delle valutazioni connesse) dopo soli tre giorni dalla richiesta di RaiWay, la quale si è
    permessa di “assegnare” un termine assurdo e pressante di cinque giorni ad un organo pubblico preposto alla tutela dei beni storici?
     sotto altro profilo si deve sottolineare che la soprintendente, architetto Daniela Vullo, si trovava e si trova tutt’ora nella situazione di incompatibilità e di conflitto di interesse, da Ella stessa fatta rilevare con comunicazioni ufficiali rivolte all’Assessore e al Dirigente Generale regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana ed evidentemente non può avere – e difatti dimostra di non avere – la serena obiettività di valutazione e di ponderazione che devono caratterizzare ogni procedimento amministrativo, e a fortiori un procedimento di così alta rilevanza culturale, storica e sociale per l’interesse pubblico della collettività.
  •  il comportamento della Soprintendente risulta essere in totale contrasto con le
  • chiare indicazioni ricevute dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, che nelle note dell’11 e del 16 novembre u.s. segnala alla Soprintendenza la necessità di porre in essere “ogni atto tecnico-amministrativo utile per la salvaguardia dell’antenna Rai posta sulla collina Sant’Anna di Caltanissetta, in quanto elemento identitario della collettività nissena”.
  • Le scriventi associazioni sono venute a conoscenza che RaiWay ha comunicato al Comune di Caltanissetta e alla locale Soprintendenza che lunedì 22 novembre 2021 avvierà i lavori di demolizione dell’Antenna.
  • Pertanto, dal comportamento illegittimo e arbitrario della Soprintendenza sta per scaturire un impellente ed irreparabile danno per il bene storico costituito dalla prestigiosa antenna Rai, sita in cima al colle Sant’Anna – Caltanissetta.
  • Ciò proprio quando sia il Comune di Caltanissetta, con atto unanime del Consiglio Comunale, sia la Regione Siciliana, con disposizioni dell’Assessore dei Beni Culturali e del Dirigente Generale del Dipartimento dei Beni Culturali, ne dispongono la tutela immediata e fattiva nell’interesse della collettività.
  • A questo punto si impone la necessità di un operoso e urgente ripensamento nella direzione della legalità e della responsabilità, la obbligata direzione cui sono tenuti sempre a indirizzarsi i dirigenti delle pubbliche amministrazioni e degli uffici preposti al bene della collettività.
  • Per quanto detto, le scriventi Associazioni tornano a diffidare la soprintendente, arch. Daniela Vullo, e a:
  • a) disporre l’annullamento d’ufficio e/o la revoca degli atti e provvedimenti posti in
  • essere in ordine al procedimento amministrativo di Segnalazione Certificata Inizio
  • Attività (Scia) presentata da Rai Way S.p.A. e relativa alla demolizione/smontaggio dell’“Antenna Rai”;
  • b) disporre la sospensione di ogni intervento che possa compromettere la integrità dell’Antenna;
  • c) disporre il riesame amministrativo del procedimento.

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