Salute

Mussomeli, Giuseppe Carapezza presidente UILDM per abbattere barriere architettoniche

Redazione

Mussomeli, Giuseppe Carapezza presidente UILDM per abbattere barriere architettoniche

Mer, 20/10/2021 - 17:29

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MUSSOMELI – Ci mette la faccia e racconta la sua storia Giuseppe Carapezza, presidente della sezione di Mussomeli della UILDM, l’associazione nazionale per la lotta alla distrofia muscolare che compie sessant’anni. “La mia storia con la distrofia –dice Giuseppe- inizia a diciannove anni quando ho ricevuto la diagnosi di distrofia di Becker. Ora ne ho quasi cinquantatré e da più di trent’anni lotto per l’abbattimento delle barriere fisiche che ci sono nel paese in cui vivo. Mussomeli è una cittadina di montagna, quindi l’accessibilità non è sempre garantita. Ma ci sono barriere ancora più forti da abbattere: qui le persone con disabilità non escono di casa perché la disabilità è una condizione da non mostrare. La Sezione nasce proprio per dare opportunità di vita a chi si si nasconde.” Carapezza racconta quindi i suoi trascorsi giovanili e il suo impegno nel mondo dell’associazionismo a cui diede il suo notevole contributo quando venne pubblicato L’urlo, un opuscolo dove venivano censite le tantissime barriere architettoniche presenti all’epoca a Mussomeli, compreso il palazzo comunale, gli uffici pubblici, le scuole, le chiese e perfino il distretto sanitario che ospitava la Commissione per l’accertamento dell’invalidità. “Nel 2018 –continua Carapezza- a seguito delle complicanze di un intervento chirurgico, sono stato ricoverato per due mesi, senza riabilitazione. Prima di allora camminavo ancora ed ero autonomo nelle mie attività quotidiane. Il ricovero così lungo mi ha fatto perdere la mobilità residua. Non potevo più camminare, né stare seduto autonomamente. Dopo quel ricovero sono stato altri due mesi al Centro NeMO di Messina, dove grazie al paziente lavoro dell’equipe sanitaria ho recuperato in parte la mobilità e ora riesco a spostarmi in carrozzina. Tornato a casa ho scoperto sulla mia pelle le carenze dei servizi socio -assistenziali territoriali. Questa è stata la molla che mi ha spinto a rimboccarmi le maniche. Ho contattato il presidente nazionale UILDM Marco Rasconi, e insieme abbiamo condiviso un percorso che nel 2021 ha portato alla nascita della Sezione.”

“Attualmente –prosegue- abbiamo 35 soci, stiamo lavorando per ampliare la platea dei possibili destinatari dei nostri servizi e delle nostre azioni. Stiamo partendo dall’ABC: l’informazione e la formazione delle persone sui temi legati al mondo delle distrofie e della disabilità. Per raggiungere questo obiettivo vogliamo partire dal coinvolgimento dei più giovani. La nostra amministrazione ha vinto un bando regionale per installazione di giostre accessibili in un’area del paese. Come UILDM vogliamo dare il nostro contributo grazie all’esperienza maturata in questi anni dalla nostra associazione sul diritto al gioco con i progetti “Giocando si impara” e “A scuola di inclusione: giocando si impara” Ma non solo: vogliamo coinvolgere gli studenti di un istituto tecnico per geometri in un censimento sulle barriere architettoniche. Tale censimento, in collaborazione col Comune, sarà il primo passo per l’attuazione del PEBA, il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche. Fare rete è essenziale perché è un modo per integrare una persona nella sua comunità.” (FONTE: LA SICILIA r. m.)

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