Continuano a lavorano i magistrati, i medici legali, gli avvocati e i carabinieri che si stanno occupando del decesso di Mirko Antonio La Mendola, 26 anni, trovato morto il 25 agosto sulla spiaggia di “Punta Grande”, tra Porto Empedocle e Realmonte, a seguito di un colpo di pistola che lo ha raggiunto alla testa: si indaga infatti per accertare se a sparare con la sua stessa arma è stato lo stesso giovane che era tornato addolorato da Roma, dove nei giorni precedenti aveva svolto un concorso per entrare in Polizia e conclusosi con esito non favorevole.
Si indaga per accertare se a procurarsi la morte è stato lo stesso giovane oppure se si è trattato di “omicidio del consenziente” favorito dalla disponibilità fornita all’ultimo istante dall’amico sedicenne che lo ha accompagnato. A questo fine nel la sede dei Ris di Messina si è svolta la prima fase degli accertamenti sui reperti sequestrati dai carabinieri di Porto Empedocle in seguito alla morte del giovane conosciuto e stimato tra gli abitanti del quartiere “San Giuseppe”, dove lavorava come commesso in un negozio di generi alimentari.
A questa fase hanno preso parte per le persone offese (che sono i genitori del giovane deceduto Osvaldo La Mendola e Giovanna Geraci, la sorella Martina La Mendola e Carmelo Nicosia), l’avv. Rosario Didato ed il consulente tecnico di parte Francesca Di Gaudio (chimico forense e docente della facoltà di Medicina di Palermo). La fase successiva, che prevede accertamenti sulle analisi chimiche e biologiche sui reperti, esami balistici e sulle impronte pure sull’arma della vittima (che deteneva per usi sportivi), si terrà invece successivamente, dopo la comunicazione dei Ris dei carabinieri.
Intanto sono anche in corso gli accertamenti tecnici non ripetibili delegati dal pubblico ministero della procura dei Minorenni di Palermo Paola Caltabellotta al dott. Giuseppe Falcone di Gela sui cellulari, sul personal computer e sul tablet sequestrati, nonché dello stesso minore indagato e di terzi soggetti, da cui potrebbero emergere nuovi ed importanti elementi di indagine e su cui stanno lavorando i militari del Nucleo operativo dei carabinieri di Caltanissetta.
I parenti della vittima hanno anche nominato per questa attività quale consulente di parte il dott. Fabrizio Dell’Utri di Caltanissetta. Infine per quel che riguarda gli esiti della relazione medico-legale sul corpo di Mirko La Mendola, la prof.ssa Antonella Argo che ha effettuato l’autopsia, ha fatto sapere di aver bisogno di 90 giorni di tempo (salvo proroghe) per farne conoscere gli esiti.