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Rassegna Stampa. Padre Onofrio Castelli: “onorato e sorpreso di essere stato scelto come Vicario Diocesano”

Walter Gruttadauria - La Sicilia

Rassegna Stampa. Padre Onofrio Castelli: “onorato e sorpreso di essere stato scelto come Vicario Diocesano”

Ven, 11/06/2021 - 09:56

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«Tutto è cominciato lo scorso 11 maggio con una telefonata del vescovo che mi chiedeva di andarlo a trovare e il giorno dopo abbiamo avuto un colloquio. Fino a quel momento ero preparato al trasferimento come arciprete parroco a Serradifalco a partire dal primo luglio. Ovviamente si attendeva la nomina del successore di mons. Pino La Placa, nuovo vescovo di Ragusa, ma mai avrei immaginato di essere designato io al suo posto, anche perché non c’era stato fino ad allora alcun discorso in tal senso».

Padre Onofrio Castelli ricorda così quella telefonata e le prime parole avute da mons. Russotto, poche ma molto chiare: “Tu sarai il mio nuovo vicario generale”.

Poi, il 13 maggio, ecco l’annuncio ufficiale, proprio in coincidenza con l’anniversario dell’apparizione della Madonna di Fatima, celebrato al Santuario diocesano di Santa Flavia, proprio dove padre Onofrio ha trascorso da parroco questi ultimi dieci anni.

Onofrio Castelli è nato a Saarlouis, in Germania, il 23 settembre del 1963.

Già in terra tedesca, ove i genitori erano emigrati a fine anni Cinquanta, ha maturato i primi riferimenti ecclesiali, inserito nella parrocchia della città di Beckingen, nel bacino della Saar, e a contatto con la missione cattolica per la comunità italiana. Dopo la maturità scientifica ha fatto il suo ingresso nel Seminario nisseno, proseguendo i suoi studi in teologia.

E’ stato diacono a Vallelunga dal 1988 al 1989, anno in cui ha ottenuto il baccalaureato.

Ordinato presbitero l’8 luglio 1989 a Sutera dal vescovo mons. Garsia, ha svolto gli incarichi di vicario parrocchiale nelle parrocchie Sant’Alberto Magno a San Cataldo (dal 1989 al 1994 al fianco di don Cataldo Riggi), poi a Caltanissetta alla Regina Pacis (dal 1994 al 1995 con don Salvatore Sferrazza), San Pietro (dal 1995 al 1998 con padre Salvatore Tumminelli). E’tornato alla vita di parrocchia come arciprete parroco di Sommatino dal 2005 al 2011, e da quest’anno fino ad oggi è stato parroco a Santa Flavia.

Tra gli altri impegni assolti, quelli di economo del Seminario, rettore della chiesa Sant’Anna all’Istituto Testasecca, direttore dell’Ufficio Catechistico diocesano. Dal 2000 è canonico della Cattedrale. Della sua famiglia rimangono una sorella che vive e lavora a Beckingen, dove è tecnico di radiologia in ospedale, è lì vivono anche due suoi zii.

Il comunicato della sua nomina a vicario generale della diocesi nissena è arrivato anche in quella città. Qui da noi il sacerdote ha solo dei lontani cugini. La decennale presenza a Santa Flavia è stata dunque la titolarità parrocchiale più lunga per padre Castelli, insediatosi in contemporanea con padre Gino La Placa che nel novero delle nuove assegnazioni tornerà adesso nella natia Santa Caterina.

I due erano subentrati a don Francesco Mancuso e al loro posto si insedierà il primo luglio padre Calogero La Loggia, che ha fatto gli studi al Seminario missionario di Copenaghen e ha svolto il suo ministero presso le comunità cattoliche in Danimarca e Svezia. Ma con quali emozioni padre Onofrio sta vivendo questo momento che precede l’insediamento ufficiale nella nuova carica?

«Lo vivo con riconoscenza per la fiducia che mi è stata attestata. Avverto che per certi punti di vista mi mancherà il lavoro quotidiano tipico della parrocchia, ma sono consapevole che quello che ricoprirò è un ruolo di grande responsabilità e delicatezza, con il contatto col clero, le istituzioni, ecc., che mi porterà ad operare su tutto il territorio diocesano. Con il vescovo, che ringrazio ancora, ci siamo intesi nel reciproco aiuto e la piena collaborazione».

«Andrò ad abitare nella Casa del Clero di Santo Spirito – aggiunge – dove vive una comunità di sette sacerdoti. In questi giorni vado e vengo dalla Curia, in una sorta di “tirocinio”: le consegne me le sta facendo mons. La Placa – che rimane vicario generale fino al 30 giugno – assieme al vescovo e al personale.

Per il resto conosco già l’ambiente per avervi lavorato come direttore dell’Ufficio catechistico e responsabile degli insegnanti di religione, oltre che come economo del Seminario». Onofrio Castelli è il terzo vicario generale al fianco del vescovo Russotto, dopo mons. Liborio Campione e mons. Pino La Placa. Formalmente la sua nomina è per un quinquennio, rinnovabile.

Ma quali compiti lo attendono? «Quelli del vicario generale li stabilisce il diritto canonico: riceve la delega “ad omnia” per affiancare il vescovo.

Come compiti specifici che mi sono stati aggiunti vi sono la formazione permanente del clero e la responsabilità delle testate editoriali che vengono pubblicate, e cioè “L’Aurora” e il “Monitore Diocesano”, oltre alla redazione dei comunicati della Curia».

Ma è già tempo dei nuovi impegni: «Da poco – conclude il sacerdote – abbiamo inaugurato, per il decennio in corso, i nuovi orientamenti pastorali che tematicamente convergono sull’azione dello Spirito Santo e il sacramento della Cresima, in previsione del quinto Congresso Eucaristico diocesano e di quello Mariano»